PATTI & programmi Mauro Aquino

Ill.mo Sindaco,
nella nostra città abbiamo assistito, negli ultimi tempi, a fenomeni di povertà diffusa in ambienti apparentemente insospettabili. Sempre più frequente ci risulta il ricorso a forme di assistenza per l’acquisto di generi di prima necessità, medicinali e alimentari.

Tali circostanze, sono riconducibili ad una condizione del lavoro che via via è venuto sempre meno, nel corso degli anni, grazie anche a scelte politiche sbagliate: i flussi di finanziamento a pioggia che non ci sono più e che non hanno creato occupazione, hanno postergato il problema ai posteri, con la conseguenza che adesso i nodi stanno venendo al pettine, determinando situazioni di disagio economico notevole in interi nuclei familiari.

Nonostante Patti sia una città caratterizzata, apparentemente, da benessere diffuso, la questione povertà non è più relegabile a un problema che riguarda pochi soggetti, in situazione di grave emarginazione e le cui storie di vita sono state segnate da particolari circostanze che hanno innescato il processo di progressiva deriva sociale.

In una realtà come la nostra dove l’industria è scomparsa, l’artigianato si sta estinguendo, le uniche fonti di reddito rimaste sono rappresentate dagli enti pubblici e dal terziario. Risulta pertanto alquanto complesso immaginare processi produttivi alternativi e/o fonti di reddito complementari, né tantomeno riusciamo a immaginare un’ inversione di tendenza senza una progettualità diffusa e ad ampio raggio.

Alla luce delle considerazioni esposte rimane il problema principale di come affrontare il presente e progettare il futuro anche in vista del prelievo forzoso che sempre più incombe da parte dello stato centrale e prossimamente dalla regione, di cui apprendiamo, in questi giorni, uno stato comatoso ai limiti del default economico.

La povertà parola fino a pochi anni addietro lontana dal nostro vocabolario è diventata parte integrante del complesso problema della popolazione. La povertà, laddove è conclamata è stata causa di rivolte sociali, violenza domestica, gravidanze non volute, uso di droghe illegali, distruzione ambientale, e, conseguentemente, criminalità.

Non vogliamo arrivare a questo, vogliamo pensare e credere ad un futuro diverso, migliore per i nostri figli e per coloro che verranno. Per questi motivi, il movimento cittadino “Patti città Viva” ha avviato delle iniziative sul territorio volte a migliorare la strategia di utilizzo delle risorse e a monitorare i beni comuni. Altre iniziative saranno messe in campo nelle prossime settimane con la finalità di ridurre gli sprechi e i costi gestionali, per potere successivamente cominciare a programmare una crescita e uno sviluppo. Dal canto suo un’amministrazione cittadina dovrebbe pianificare un percorso programmatico finalizzato, monitorare la spesa, ridurre gli sprechi e contenere il prelievo fiscale. Solo con un’azione corale si potranno interrompere i meccanismi di deriva sociale che si sono innescati per via della crisi e della recessione, diversamente il declino sarà prossimo.

Il Comitato cittadino
“Patti Città Viva”