La prima scossa è arrivata l’11 luglio dal corriere.it: “Berlusconi si ricandiderà a premier: ipotesi di un ticket con Alfano”. Da qui in poi è stato un continuo di scosse di assestamento: ipotesi, illazioni, indiscrezioni e smentite. Ma Silvio torna davvero in campo? A sentire il segretario del Pdl Angelino Alfano i dubbi sono davvero pochi: “C’è un gran movimento di sostegno alla ricandidatura del presidente Berlusconi. In tanti glielo stanno chiedendo ed io sono tra questi”.
Se qualcuno, come Galan, in diretta alla Zanzara, ha affermato che il ritorno del Cav è meglio di un orgasmo, altri, come Casini, hanno detto che il ritorno di Berlusconi “sarebbe un film dell’orrore". Due diverse espressioni sintomatiche di una delle principali prerogative di Silvio Berlusconi: quella di essere capace di polarizzare le opinioni in due diversi e agguerritissimi schieramenti. I Berlusconiani e gli anti Berlusconiani. Nell’attesa di sapere se Silvio riuscirà a sconfiggere (come nel 1994, nel 2001 e nel 2008) gli odiati “comunisti”, noi del Tweetpolitico.it ci siamo limitati a misurare la sua influenza su Twitter. E come si poteva immaginare ne sono venute fuori delle belle. Abbiamo infatti riscontrato sul social network un vero e proprio epicentro di tweet intorno al nome dell’ex presidente del Consiglio. Non sappiamo ancora come e dove si dirigerà la campagna elettorale e di comunicazione di Berlusconi per le prossime elezioni. Sicuramente però possiamo affermare che su Twitter il fenomeno #Berlusconi è uno di quelli dove si orientano più tweet.
L’analisi sull’hashtag Berlusconi
Nella settimana che va dal giorno dell’annuncio della sua ridiscesa in campo (11 luglio) fino al 19 luglio sono stati dedicati 46.851 tweet a Berlusconi. Un vero e proprio boom di tweet se pensate che l’hashtag terremoto, in circa un mese (a partire dal 20 maggio), ha ricevuto più di 200mila menzioni. Si può quindi notare come i trend #Terremoto (uno di quelli che ha raccolto più tweet) e #Berlsuconi si muovano in maniera molto simile e pesante, a “botte” di circa 50mila tweet a settimana. Ancora più interessante è notare quali sono stati i profili dei leader politici più retwettati che hanno scritto su l’hashtag Berlusconi. I 4 tweet più retwettati dall’11 luglio che contengono la parola Berslusconi sono stati scritti da Antonio di Pietro, Pierferdinando Casini e Matteo Salvini. Eccoli nel dettaglio:
1) @Idvstaff – Antonio Di Pietro: #Berlusconi non è ancora una disgrazia superata. Lo sarebbe se fosse stato sconfitto in regolari elezioni…
Retwittato 44 volte
2) @Pierferdinando – PierferdinandoCasini: L’azione del Gov #Monti ha evitato guai peggiori. Se fosse rimasto #Berlusconi, saremmo stati travolti come la Grecia.
Retwittato 33 volte
3) @Pierferdinando – PierferdinandoCasini: La ridiscesa in campo non serve all’Italia, ma rende tutto più chiaro: chi sceglie @ilPdl sceglie #Berlusconi.
Retwittato 22 volte
4) @matteosalvinimi – Matteo Salvini: Nessun leghista è disposto a puntare ancora su un’alleanza con #Berlusconi.
Retwittato 7 volte
Su twitter l’anti berlusconismo non paga
Il fatto che i leader politici più retwettati sull’argomento Berlusconi siano suoi avversari conferma una delle cose dette in precedenza. Berlusconi innesca nei suoi avversari quel sentimento da opposta fazione che molto spesso è stato più un danno che una risorsa per chi vuole andare a governare l’Italia. Se Veltroni è stato uno dei primi a capire che l’anti berlusconismo alla lunga non paga – famosa la sua campagna elettorale nella quale non citò mai per nome il Cav – anche uno come Grillo sembra aver imparato la lezione. Se nei suoi comizi il comico Genovese non risparmi forti attacchi allo “psiconano” su twitter la sua strategia sembra andare in senso opposto. Nella settimana che abbiamo analizzato (11-19 luglio) Beppe Grillo non ha sprecato neanche un tweet su #Berlusconi. Considerando iI contenuto dei suoi tweet e il numero dei retweet non si può dunque affermare che il M5S sia un movimento che punta sull’ anti berlusconismo. Anzi i militanti e gli elettori di Grillo dimostrano di essere più concreti di come vengono descritti: gli argomenti che “tirano” di più sono infatti l’Imu, le pensioni e la Tav. Ecco i tweet di Beppe Grillo più retwettati nel periodo 11-19 luglio:
1) @Beppe_Grillo Beppe Grillo: Qualcuno spieghi agli italiani perché l’IMU dovrebbe portare felicità quando non si toccano 100000 pensioni d’oro che costano 13miliardi
Retwittato 385 volte
2) @Beppe_Grillo Beppe Grillo: #Schettino è libero. Eroe moderno, farà un film. Il titolo è pronto: “Il capitano coraggioso” I #NoTav invece sono in carcere senza processo
Retwittato 323 volte
3) @Beppe_Grillo Beppe Grillo: Un giovane non andrà in pensione ma paga i contributi per la pensione di Amato. Se questo non è uno scandalo cosa lo è?
Retwittato 280 volte
Guido Petrangeli