La parete che divide la politica dalla realtà è molto sottile ma spessa: molti dei nostri amministratori sembrano attori da film muto ma quando vogliono, parlano, parlano, parlano. Lo fanno per interesse personale e quasi mai per il bene pubblico. Messina è un luogo particolare dove la politica è padrona e usa ogni mezzo, anche il più squallido, per tenere disinformata la comunità. Come nel caso della comunicazione istituzionale di Palazzo Zanca. Noi di IMG Press vi avevamo avvertito da tempo ma leggere ancora nei comunicati dell’Ufficio Stampa del Comune il nome del Sindaco anticipato dal titolo di onorevole ci fa sorridere, ma anche indignare… ma comprendiamo bene che è questa la condotta che piace al nostro ex onorevole Buzzanca: fedeli servitori per la sua causa, che non è certamente quella del bene della città. Ricordiamo ai solerti censori del foglio elettronico nelle rassegne stampa che Buzzanca non è più deputato regionale e dunque non può essere chiamato onorevole… era il 26 giugno quando Antonio D’Aquino entrò all’Ars al posto di Giuseppe Buzzanca, perché decaduto dalla carica di deputato regionale per l’incompatibilità col ruolo di sindaco, a Messina. Il subentro di D’Aquino, primo dei non eletti nella stessa lista di Buzzanca, era stato deliberato all’unanimità dalla commissione. E dunque è una svista da circoletto rosso! La città affoga nei debiti, nelle emergenze, nei rifiuti, negli scandali per colpa di questa Amministrazione e c’è ancora chi ha voglia di disinformare la gente, di abusare del ruolo che qualcuno gli ha regalato a spese nostre. Buzzanca non è onorevole a prescindere dalle servitù. L’esibizione di titoli, fasce, non è più roba da comici prestati alla politica. Dalle finestre di Palazzo Zanca entra una luce grigia. La piazza è in fermento, il dissesto dietro l’angolo. Quello che manca alla gente di Messina è un buon sindaco e nessuna svista pilotata potrà sostituire l’onorevole dal disonorevole. Sveglia politica, avete fin troppo scherzato con i cittadini. Prima c’era la rassegnata campagna del Ponte Sì, Ponte No, oggi prendete per i fondelli la gente con l’odissea sugli Svincoli. Questi amministratori hanno scoperto il filone per far soldi a palate grazie alle opere pubbliche e grazie a una cattiva burocrazia giocano con gli imprenditori a chi fa causa a chi… L’onorevole che non è onorevole dovrebbe spiegarlo una volta per tutte: a iniziare dal suo amato ufficio stampa che continua a chiamarlo Maestà magari perchè lui si autoproclama Napoleone… mentre i topi corrono per Piazza Cairoli, lungo il Viale San Martino, in lungo e largo per Provinciale. La spazzatura regna sovrana e i litorali sono puzzolenti: interessa a qualcuno onorevole sindaco? Man mano che ci si avvicina al muro del suo Palazzo, il marmo, le finestre e persino le bandiere diventano di un altro colore che è meglio non precisare… E ci si rende conto che si tratta di una parete interamente dipinta da menzogne, bugie e falsità: un inganno ottico. E di inganni ottici la politica dei signori Buzzanca è così piena da farci una mostra. Ci sono grandi assessori, magnifici esperti, sublimi comunicatori e altri che grandi non sono; ed anche alcuni sconosciuti. Tant’è. È l’illusione perpetua che conta; l’imitazione o la contraffazione del reale. Non ultimo il titolo di onorevole regalatogli dall’ufficio stampa di Palazzo Zanca quando il sindaco non lo è più da un pezzo. E’ la politica messinese, bellezza! Ci si addentra in finti scenari. Si vorrebbe camminare su falsi pavimenti, accedere attraverso porte fasulle. Era il 26 giugno quando Antonio D’Aquino entrò all’Ars al posto di Giuseppe Buzzanca (Pdl), perché decaduto dalla carica di deputato regionale per l’incompatibilità col ruolo di sindaco, a Messina. E per questo che i politici di razza non sbagliano, e se sbagliano quasi sempre si correggono da soli, di destra, di centro, di sinistra che siano. E non c’è ufficio stampa che tenga…