Un modo per difendersi dalla cattiva politica è quello di ignorare le cavolate che dicono. A Messina, per esempio, c’è la fabbrica delle cavolate con la complicità dei cittadini che invece di prenderli a pernacchie, li votano in cambio della pia illusione di un posto da salumiere o parcheggiatore, al supermercato sotto casa. L’indignazione a buon mercato è un genere che “tira” in tempo di elezioni: dal momento che le incertezze dell’Isola non sono solo economiche, ma anche politiche, ci aspetteremmo che questa tornata elettorale – a prescindere dal candidato Governatore – fosse vera più che mai.
Ma è così solo in parte, e bisogna chiaramente distinguere cosa intendiamo con informazione politica da divulgare: si dovrebbe o no ricordare ai cittadini che per esempio, parlando o scrivendo dell’onorevole Roberto Corona (Pdl), prima di fare il moralizzatore sui corsi di Formazione – attaccando Francantonio Genovese (Pd) – dovrebbe fare chiarezza sulla sua vicenda giudiziaria e soprattutto pagare i debiti della società di basket “Ascom Patti – Sport & territorio”? Voi che ne pensate, è corretto ometterlo o solo vigliacco?
Perché, prendendo a esempio questa storia si comprende come sarà condizionata con le “omissioni dei media” la campagna elettorale in Sicilia. Terra sui generis anche per questo: si bacia la mano che non si può tagliare! Non sappiamo che tipi di difetti abbia, per esempio l’aspirante Governatore Rosario Crocetta (Pd) ma ci fa riflettere il dato che nessuno ne trovi: la perfezione assoluta non è di questo mondo e questo ci spaventa. Possibile che non getti neppure uno scontrino per strada? Possibile che prima di andare in bagno chieda sempre il permesso? Possibile che sia un politico perfettissimo? Possibile che l’informazione d’assalto non abbia nulla su cui poter scrivere prima che Crocetta diventi Presidente regionale?
Siamo dell’avviso che i cittadini devono sapere tutto sui candidati che dovranno votare e che non si deve ricadere nel pasticcio “Lombardo”: i verbali di Maurizio Avola erano precedenti alla sua candidatura si poteva fare chiarezza prima, si doveva indagare prima. Boh!
D’accordo, anche per i magistrati non esistono scelte facili: ogni scelta prevede una rinuncia ed è proprio per questo da valutare con un leggero distacco, se è possibile. A Messina non ci facciamo mancare nulla, se è per questo: Svincoli, Spazzatura, Verde cittadino, Camera di Commercio, Capo Peloro. A leggere i media, tutto è ridotto a una discarica se non a una fabbrica di raccomandazioni per far lavorare i figli di… ma perché allora premiare amministratori e deputati con altre opportunità che non meritano?
Perché diventiamo intransigenti con Alex Schwazer che, ha ammesso le sue colpe e si è preso interamente la responsabilità del brutto gesto, mentre tolleriamo e scusiamo Buzzanca, Garofalo, Amata, Isgrò, Corona che, di chiedere scusa e dimettersi dalla politica non sembrano per nulla disposti? Ecco, i cittadini dovrebbero comprendere la differenza prima di andare a votare: è possibile sognare una Sicilia migliore o è meglio affidarsi alle scelte facili che ti assicurano un futuro, per così dire, da precario?