Sul problema depuratore con un lungo manifesto Caselli risponde che “è di questi giorni una campagna mediatica di inaudita violenza basata su titoli di giornali roboanti ad effetto e su lunghi manifesti murali, ignobile deplorevole e politicamente scorretto oltre che disgustoso da vero sciacallaggio politico approfittare …per farne un cavallo di battaglia contro il Sindaco… Attacca il consigliere Bernava, firmataria del manifesto insieme ad altri consiglieri, accusandola di “una delle tante iniziative demolitive”. Il Movimento per il Cambiamento stigmatizza il tentativo di Caselli di “buttarla in caciara” allo scopo di confondere le acque sulla questione depuratore, venuta alla ribalta dopo l’intervento della Capitaneria di Porto. Troviamo assolutamente fuori luogo l’accusa di violenza e di scorrettezza fatta alla stampa e alla minoranza, che si sono limitati, nell’ambito dei ruoli istituzionali, a riferire e informare i cittadini che il depuratore non funzionava. Da precisare pure che fu proprio nel 2004, durante la breve durata dell’Amministrazione Trifirò in cui il consigliere Bernava è stata assessore ai Servizi sociali, che fu posta la prima pietra sul progetto di canalizzazione dei liquami sul depuratore ASI, mentre era in programma insieme ai Sindaci interessati lo smaltimento dei fanghi ancora non solidificati e la periodica disinfezione delle acque. Non emergono da quanto accertato iniziative costruttive, né dopo né prima, da parte delle varie Amministrazioni in cui Caselli è stato ai vertici! Solo ora si apprende con certezza che il depuratore non funziona da tempo e che mentre la Provincia da un lato classificava Torregrotta fra i Comuni che scaricano in mare dopo trattamento depurativo, dall’altro, proprio per l’assenza di tale trattamento, la Segreteria Tecnica dell’ATO 3 di Messina destinava per svariati comuni del messinese 65 milioni di euro, di cui solo 3 milioni per Torregrotta. Questi i termini della questione che la stampa e i quattro consiglieri nell’interesse dei cittadini hanno registrato ed evidenziato, ma Caselli anziché confrontarsi rilancia ed attacca pesantemente e con livore chi si permette di non adeguarsi, aizzandogli pubblicamente cittadini e consiglieri contro. Quante volte ancora sarà oltrepassato il limite della decenza?
Il team del Movimento per il Cambiamento