E’ ormai questione di giorni la sigla dell’alleanza fra Pd e Udc in vista delle elezioni regionali in Sicilia. La trattativa, in corso da settimane, è entrata nella fase finale e in queste ore si lavora a rifinire l’intesa prima dell’ufficializzazione. A portare avanti i colloqui, praticamente quotidiani, sono lo stesso Crocetta e il capogruppo al Senato dell’Udc, Gianpiero D’Alia, coordinatore regionale dell’Udc. Un "filo diretto" fra i due che all’interno del Pd siciliano (ma non solo) ha fatto leggere le dichiarazioni di Crocetta sull’astinenza sessuale in caso di elezione a Palazzo dei Normanni come un messaggio rivolto all’elettorato cattolico più tradizionalista. E proprio fra il plenipotenziario di Casini sull’isola e l’ex sindaco di Gela, a quanto risulta al Velino, si è tenuta oggi una colazione di lavoro a Castel di Tusa, in provincia di Messina: un incontro di un paio d’ore per definire gli ultimi dettagli dell’accordo al quale ha preso parte anche il segretario regionale del Pd, Salvatore Lupo. Finchè non ci saranno le firme in calce all’accordo nell’Udc vige la consegna del silenzio stampa. Ma a quanto filtra l’annuncio potrebbe essere imminente, sulla base di una "totale sintonia programmatica". L’accordo di fatto rischia di far evaporare al sole della Sicilia il progetto del Terzo polo. Anche il leader di Api, Francesco Rutelli, sta cercando in queste ora di salire sul carro dell’alleanza col Pd. Ieri l’ex sindaco di Roma ha invitato Crocetta a "ricercare progetti coraggiosi e alleanze ampie" (ovvero quella con l’Api) per evitare di dover "rapidamente gettare la spugna" dopo il successo elettorale. Rutelli deve pero’ scontare una forte ostilita’ dall’interno del Pd, risalente ai tempi dell’addio al partito, e una sostanziale irrilevanza elettorale. Anche una parte di Futuro e liberta’ e’ interessata alla candidatura di Crocetta, come ha ammesso nei giorni scorsi il vicepresidente Italo Bocchino definendolo "un esperimento interessante". Ma l’idea non piace ai "falchi" come il coordinatore siciliano Carmelo Briguglio, rappresentate dell’ala piu’ dura di Fli (come lo stesso Bocchino, in questo caso pero’ piu’ possibilista).
E oggi lo stesso Briguglio ha diffuso una dichiarazione che pare suonare come una pietra tombale sull’ipotesi di un accordo elettorale: "Il Pd con i suoi dilettanteschi anatemi ha allestito una gioiosa quanto perdente macchina da guerra siciliana la cui prima vittima sara’ Crocetta. Noi mai, ci ripensino". In assenza di un’alleanza, formalmente Futuro e liberta’ continua ad appoggiare la candidatura del deputato Fabio Granata. Ma il rischio sempre piu’ concreto e’ che col passare delle ore, i finiani si debbano rassegnare all’isolamento o all’appoggio a un candidato altrui, come quello di Nello Musumeci, l’ex sottosegretario storaciano del governo Berlusconi. Un nome di destra che, al di la’ dei dissapori con Futuro e liberta’, potrebbe tuttavia essere visto con favore dai segmenti del movimento piu’ legati alla tradizione missina.