LE FACCE DA NON VOTARE!

Non può essere solo una coincidenza. A una critica più accesa, corrisponde una reazione della politica. A Messina lo scontro fra realtà e fantasia va avanti da un pezzo, sempre secondo copione: botta e risposta tra fatti e misfatti. La spazzatura abbandonata per strada? Colpa dei consiglieri smaniosi di mettere in difficoltà il sindaco Buzzanca. L’Atm è una macchina fuori uso? C’è lo zampino del sindacato. Il piano recupero del territorio è un grande business per i soliti furbi? Dietrologia messinese. La lettura sembra facile, i risultati però sono negativi: come avrebbe potuto il turista estivo rimanere entusiasta di un luogo che puzza per nove mesi all’anno, feste comandate comprese? Ma nessuno lo dice all’assessore Pippo Isgrò, altrimenti niente dolcetti e così l’amministratore operaio impazza sul web e sui media quasi fosse una divinità! No, non può essere solo una coincidenza se Peppino Buzzanca tiene banco per tutto questo tempo e chi lo attacca deve abbandonare il Pdl. C’era una volta la politica buona in città oggi c’è una classe di politicanti che senza pudore si prendono il buono che il potere regala loro e lasciano debiti lungo il percorso: ci sono mine pronte a esplodere da ogni parte. E non serve molto dire che i cittadini son stufi dei Bunga bunga, dei pasticci istituzionali, dell’esercito di raccomandati che l’amministrazione Buzzanca, ma anche quella del Presidente della Provincia Nanni Ricevuto hanno prodotto. Pur di fare felici amici e parenti hanno cercato persino il tesoro sommerso nei fondali dello Stretto. Neppure Emilio Salgari avrebbe avuto tanta fantasia… Restano però i buchi, le carte, i sacchetti dei rifiuti a testimoniare il non lavoro del sindaco di Messina. Più che parlare di programmi si cerca il tornaconto, si premia la servitù a discapito della meritocrazia. Il risultato di quattro anni di gestione Buzzanca la dice lunga: la gente onesta non può più sopportare i suoi chiari di luna. Occuparsi dei deboli non vuol dire invitare alle spese facili; riqualificare le zone degradate di Messina non significa lottizzare per soli ricchi! Insieme per una buona politica? Spesso è più importante essere di parola e non mentire agli ultimi! Ecco perché con tutte le loro colpe diventa impossibile accettare che politici come Peppino Buzzanca, Roberto Corona, Santino Formica, tre nomi non a caso, si ripresentino agli elettori di Messina per guidare la Sicilia. E questo, lo ribadiamo, è solo l’inizio.