Palazzo Zanca sarà commissariato anche in due giorni, come prevedono in molti, ma nel frattempo si avverte un forte odore, un cattivo odore, di lottizzazione. Messina si conferma città male amministrata e la nostra non stima verso la gran parte degli amministratori deriva non da un pregiudizio personale, bensì dai risultati scadenti che hanno prodotto gestendo la cosa pubblica. Il commissario arriverà quando arriverà, ce ne mettessero pure otto di giorni per nominarlo, l’importante che sia un professionista scrupoloso e non un servo del SISTEMA! Nel frattempo si faccia cessare quel venticello di raccomandazioni non richieste che sono utili a sistemare le loro cose piuttosto che tutelare la comunità dello Stretto. Il venticello dei lobbisti sta diventando una tempesta: dal Comune si è steso ovviamente a tutte le società cittadine (ATM, AMAM, ATO 3…), e di folata in folata chissà dove arriverà. Ogni giorno i media locali parlano di nomine, leggiamo la lista degli esperti, dei cosiddetti cervelli pensanti, leggiamo di resurrezioni e di decessi politici ma dei diritti calpestati dei messinesi chi se ne occuperà? Possibile che l’unica soluzione per le nuove generazioni sia il precariato? Il posto assicurato nei supermercati che dureranno … giusto il tempo di ripulire soldi e uomini? La politica dei Buzzanca, dei Corona, dei Formica, dei Garofalo ha generato false aspettative ed educato i giovani alla sconfitta, all’eterna depressione. La parola ambizione è stata cancellata per lasciare spazio al “favore” al meglio del peggio piuttosto che a seguire il percorso dettato dal merito. Così la città dei raccomandati non avrà mai avversari competitivi ma solo utili frustrati che occuperanno quegli spazi che ai raccomandati non interessano: parcheggiatori, macellai, cassieri, baristi, camerieri, portantini, uscieri. I furbi di sempre resisteranno a qualsiasi vento e commissario perché ogni vento di cambiamento è il loro vento. Il cittadino messinese torni sovrano dei suoi diritti e non li dia a buon (super)mercato a questa politica maldestra. E’ arrivata l’ora (finalmente!) che qualcuno si dia una mossa perché vivere sulle spalle dei cittadini è da vergogna. Il solo modo per evitare che Messina diventi il capolinea dei fallimenti è rinnovare la classe dirigente. Se va via il sindaco Buzzanca evitiamo di lasciare spazio ai Miloro, agli Isgrò, all’Amata. Prima ci hanno regalato sporcizia, disservizi e buche e adesso li vorrebbero come figurine nelle urne. Ma mettere gente più capace a capo di qualcosa, no?