‘Un’orgia trasformista ha travolto e travolge la Sicilia, con la complicità di un sistema dell’informazione che non sa parlare d’altro che di protagonisti oramai privi d’idee e proposte, capaci solo di restare in equilibrio sul filo della conservazione’. E’ quanto afferma Davide Giacalone, una delle firme del quotidiano ‘Libero’ e candidato alla Presidenza della Regione siciliana di LeAli alla Sicilia.
‘Il centrosinistra ha puntato su un candidato preso dall’estrema sinistra, contando di miscelarlo nell’alleanza con l’Udc e di esaltarne le caratteristiche di amministratore municipale – aggiunge -. Il tutto per far dimenticare che l’Udc è la culla in cui è cresciuto Raffaele Lombardo e il Pd la balia che lo ha allattato’.
‘Il centrodestra ha candidato prima Gianfranco Miccichè, sperando così di non perderlo – dice ancora Giacalone -. Poi ha candidato il candidato di Miccichè, sperando di tenerselo. Infine è successo quel che doveva succedere, ovvero la distruzione del centrodestra, lasciato a far la guardia di un candidato oramai privo di quanti lo candidarono. Tutto questo capita – conclude – senza alcun rispetto per i problemi della Sicilia, per le condizioni di un mercato offeso e derelitto, per una scuola dequalificante, per un elettorato considerato al pari di una mandria da far pascolare".