L’astensionismo tra i cattolici è al 43%: a rivelare l’insoddisfazione dei cattolici per l’attuale offerta politica è l’indagine sulle intenzioni di voto realizzata da Ipsos per conto delle Acli in vista dell’Incontro nazionale dell’associazione in programma ad Orvieto. L’Ipsos segnala la progressiva perdita di consenso del Centro-destra (Pdl+Lega): dal 45% del 2006 all’attuale 31%; la tenuta del Centro-sinistra (nella formula di Vasto: Pd+Idv+Sel): 34%. La crescita del Centro (Udc+Fli+altri) al 16%. Ma ciò che più colpisce è il 14% di consensi ‘cattolici’ al Movimento 5 stelle, e soprattutto l’elevato livello di incertezza e astensionismo (43%). La lontananza dei cattolici dalla politica si evince anche dalla scarsa propensione all’impegno diretto (15% contro il 30% del campione). Per il presidente delle Acli Andrea Olivero, ‘questo è un segnale particolarmente preoccupante. Astensionismo e distacco dalla partecipazione politica sembrano più marcati tra i cattolici. Ciò conferma l’urgenza dell’appello del Papa a far crescere una nuova generazione di cattolici impegnati in politica, ma ci dice anche che il lavoro da fare – per un’associazione come la nostra, a esempio – è enorme. Non ci sono, cioe’, ‘schiere’ di cattolici pronti a impegnarsi in modo nuovo in politica, non dobbiamo illuderci. La disillusione ha inciso profondamente nel nostro mondo. C’è da rilanciare entusiasmo e da ricostruire un nuovo alfabeto comune, recuperando il meglio della nostra tradizione. Questo è in fondo il senso del nostro Incontro nazionale di studi. Preparare un nuovo protagonismo dei cattolici orientato al bene comune’.