
“Al rientro della pausa estiva i messinesi hanno ritrovato tutti i problemi che avevano lasciato mentre l’amministrazione uscente invece di tacere o fare ammenda si auto loda”. Lillo Oceano, segretario generale della Cgil di Messina, commenta la situazione della città così come dipinta dalle cronache cittadine negli ultimi giorni e nelle ultime ore e lancia una stoccata all’amministrazione uscente che, nella sua analisi, non ha saputo intervenire sui problemi veri e urgenti. “Messina ancora attende quegli interventi indispensabili per la messa in sicurezza del territorio e, come testimonia la cronaca delle ultime ore, nonostante l’accaduto, gli allarmi e le richieste di una seria regolamentazione, si continua a costruire e a cementificare senza riuscire a fare tesoro delle tragedie avvenute. Anzi, a giudicare dall’emergenza segnalata a Ritiro, sembrerebbe addirittura che in taluni casi si sia accantonato il buon senso e l’attenzione per l’incolumità dei cittadini pur di perseguire un obiettivo, fors’anche importante, ma costellato da troppi se e troppi però”.
“Nonostante i nostri solleciti e le proposte, l’amministrazione Buzzanca non ha risolto la situazione dell’ATM anzi, se possibile, l’ha persino aggravata e oggi, come ancora una volta testimonia la cronaca e non la nostra analisi, la città vede a rischio un servizio fondamentale. Analoga situazione di disagio alla Messinambiente dove dopo 4 anni non solo non decolla la differenziata ma un’azienda che era stata risanata è stata ridotta alle attuali condizioni ed è stata liquidata. La situazione economica, già difficile per via dei tagli dei governi alle autonomie locali, è divenuta drammatica per una gestione finanziaria e di bilancio dell’Ente improvvida. Adesso si tenta di farne pagare il conto ai cittadini e, dopo aver aumentato gran parte dei tributi locali fino al massimo delle aliquote previste dalla legge, si vogliono aumentare anche le aliquote IMU sulla prima casa. I lavoratori, quelli dell’Ente, quelli delle partecipate, dei servizi sociali e i precari temono tutti per il pagamento degli stipendi e per il futuro occupazionale. In questo sconfortante panorama, l’ex sindaco Buzzanca ostenta soddisfazione per quanto realizzato prima delle dimissioni e va rimarcando, anzi, d’aver portato a compimento il 99% del proprio programma. A giudicare dalle condizioni della città, probabilmente, sarebbe stato meglio se si fosse occupato del restante 1%, quello che riguardava i cittadini".
Sulla ufficializzazione della nomina del dott. Croce a Commissario di Messina, Oceano osserva: “Adesso però è il momento di misurarsi con le soluzioni alle emergenze e con la trasparenza sui conti. Siamo certi che le forze raccolte attorno a Uniti per Messina, tra le quali è la Cgil insieme alla maggior parte delle organizzazioni sindacali e datoriali, troveranno sulle richieste già avanzate qualche mese fa un ascolto ed una disponibilità che Buzzanca non ha mai voluto dare. Ma così come siamo convinti che il dott. Croce sia in grado di affrontare la difficile condizione del Comune di Messina, allo stesso modo riteniamo che in pochi mesi e nel ruolo e con la funzione di Commissario non si possano compiere miracoli. Far ripartire Messina richiede un progetto condiviso tra cittadini, forze, associazioni, movimenti, partiti politici e richiede anche quella responsabilizzazione e condivisione dei cittadini che passa attraverso il voto”.