MESSINA SENZA AUTOBUS, SENZA RACCOLTA RIFIUTI, SENZA SCUOLABUS

Forte preoccupazione è espressa dal segretario generale della Cgil di Messina Lillo Oceano per la situazione di evidente crisi nella quale è stata lasciata la città dal sindaco e dalla giunta uscenti. “Le cronache cittadine quotidianamente ci rimandano ad una situazione fortemente emergenziale per la città di Messina: la crisi dell’ATM e la conseguente paralisi del servizio pubblico di trasporto misurata nel numero di vetture in circolazione, 20 appena, che significa abbandono dei villaggi e delle zone periferiche; la situazione della Messinambiente con l’emergenza rifiuti ormai alle porte, i lavoratori senza stipendio, fino al paradosso odierno dei mezzi in fila davanti a un distributore chiuso nel tentativo di rifornirsi di quel carburante che l’azienda non ha più i mezzi per acquistare; la sospensione o soppressione del servizio di scuolabus tanto più necessario proprio agli studenti delle zone periferiche che tra l’altro non potrà essere coperto dai mezzi dell’Atm e che quindi obbligherà centinaia di genitori ad accompagnare i figli a scuola con tutte le inevitabili ripercussioni sul traffico e sulla organizzazione della vita quotidiana. Per non parlare delle condizioni inaccettabili delle strade cittadine: alberi non potati che cadono, marciapiedi invasi da immondizie ed erbacce e quindi da animali e parassiti, strade che sia allagano ad ogni pioggia per la mancata manutenzione dei tombini. Ognuno di questi servizi è un servizio fondamentale per la città, servizi imprescindibili, ma la loro crisi oltre a provocare danni gravi ad ogni cittadino, ha anche effetti ulteriori. In ognuno di questi settori lavorano infatti centinaia di persone il cui destino lavorativo è legato a quello delle aziende per cui operano. Dal momento che non stiamo parlando di aziende private ma di partecipate, è lecito domandarsi cosa abbiano fatto il sindaco Buzzanca e la sua giunta nell’ultimo quadriennio mentre la situazione precipitava.
La sensazione forte, accentuata dalla dimissioni del sindaco per potersi candidare, è che per 4 anni invece di occuparsi dei problemi veri e gravi della città, l’ex sindaco sia stato impegnato in una lunga campagna elettorale fatta di provvedimenti spot e annunci mirabolanti.
Al di là della critica per il modo in cui si è scelto di governare e si è governata la città lasciandola poi sull’orlo del precipizio, oggi il vero nodo è quanto costerà ora ad ogni messinese salvare o ripristinare i servizi che la giunta Buzzanca non ha saputo o voluto garantire. Servizi indispensabili, trasporto pubblico/raccolta rifiuti/ servizi scuola/ pulizia strade, ma anche potenziali strumenti di rilancio dell’occupazione e della vivibilità per una città come la nostra che vive stretta nella morsa del traffico e che ancora non sa cosa sia la raccolta differenziata”.