Sicilia & Voto: Polemica su ‘fondi riservati’

"La polemica innescata da un candidato alla Presidenza della Regione siciliana sulla gestione dei fondi designati come ‘spese riservate’ impone una risposta chiara. Se qualcuno immaginava di trovare feste e festini ha sbagliato indirizzo. Agli Uffici responsabili di questi procedimenti viene chiesto di fare chiarezza e di darne conto ai siciliani. Non c’è alcuna difficoltà: questa polemica è il più classico degli autogoal". Così la Presidenza della Regione Siciliana replica alle parole di Claudio Fava, candidato a palazzo d’Orleans per Sel che oggi pomeriggio aveva chiesto al presidente uscente, Raffaele Lombardo, di "dire come ha speso mezzo milione di euro di fondi riservati".

"Il capitolo delle ‘spese riservate’ della Presidenza della Regione siciliana – prosegue la nota di Palazzo d’Orleans – è stato utilizzato per fornire aiuti concreti a soggetti particolarmente bisognosi,a persone svantaggiate e poste ai margini della società. Decine e decine di piccoli aiuti, forse centinaia, per dare una mano a chi ha bisogno sul serio. E’ vero che nel 2011, la spesa è passata da una previsione iniziale di duecentomila a cinquecentomila euro, ma questo anche a causa di una crisi sistemica che ha colpito prima di tutto e più duramente di tutti le fasce più deboli. In ogni caso, l’intero elenco dei beneficiari è pubblico, a disposizione di chiunque lo voglia consultare. Non verrà diffuso a mezzo stampa da questa amministrazione per il semplice e incontestabile motivo che la divulgazione di quei provvedimenti, nella maggior parte dei casi, riguarda vicende personali tutelate dalla legge sulla privacy".

La Presidenza della Regione inoltre sottolinea come sia "assolutamente falsa, poi, la circostanza che queste somme, non siano soggette a rendicontazione. Ogni provvedimento – si legge nel comunicato – è regolarmente istruito sulla base di una specifica istanza ed erogato previo ordine di accreditamento regolarmente vistato e registrato dalla Ragioneria. Inoltre, nonostante la legge disponga la più ampia discrezionalità, affidando al Presidente la scelta di conferire o meno un contributo straordinario di solidarietà, l’accesso ai fondi, al capitolo delle ‘spese riservate’ quindi, è stato disciplinato da rigidissimi criteri di rigore e trasparenza".