Egregio Direttore,
Nella Storia i momenti più belli ed esaltanti sono stati quelli che hanno preceduto ed accompagnato i grandi sconvolgimenti politici e sociali, quelli cioè che hanno assistito al formarsi e al realizzarsi di una IDEA maturata col tempo nel cervello e nel cuore di larga parte delle comunità. Idea sostanzialmente riconducibile ai principi di LIBERTA’ e GIUSTIZIA SOCIALE. Il “dopo” è routine, è ordinarietà, è la caduta degli ideali sostituiti spesso dagli interessi personali e di parte. Questo è avvenuto per i grandi avvenimenti della Storia come Rivoluzione francese, Unità d’Italia, Rivoluzione russa, per l’avvento dei nazionalsocialismi e poi per le lotte di liberazione dagli stessi, solo per citarne alcuni più recenti e più noti.
Attualmente stiamo vivendo in tempi difficili e tumultuosi che sembrano preludere ad un cambiamento. Tutte le condizioni infatti esistono: una marea montante di delusione, di indignazione, di rabbia, una povertà dilagante, un pericoloso aumento delle diseguaglianze sociali, una insofferenza da parte della maggioranza della società per gli scandali e le ruberie di una casta di privilegiati e corrotti che non è più disposta a sopportare. Sembra che ci si stia avvicinando a gran passi al punto di rottura.
La fiducia nella classe dirigente del paese è vertiginosamente caduta, pressoché vicina allo zero, alcune categorie sono depredate e tartassate, altre senza un soldo e senza lavoro, ridotte quasi alla fame. Una idea sta gradualmente maturando nel loro cervello, quella della ribellione, della rivolta, della rivoluzione. Perché vedono che con le leggi presenti, fatte dalla masnada dei privilegiati che ci governa e che non intende minimamente mollare il potere, non sarà mai possibile cambiare nulla a loro favore. E capiscono che solo cambiando le leggi potrà cambiare qualcosa. “VOLETE BUONE LEGGI? – si chiedeva VOLTAIRE – BRUCIATE LE VECCHIE E FATENE DI NUOVE!”. Ma per far questo bisogna anzitutto buttare i legislatori attuali e sostituirli con dei nuovi. Qui sta il problema. Sarà possibile cambiarli democraticamente con libere elezioni ? Mi auguro di sì, per questo bisogna avere il CORAGGIO di LOTTARE, non darsi per vinti, non rintanarsi nel privato, non limitarsi a mugugnare ed a subire passivamente gli avvenimenti. DEVE ESSERE QUESTO un PERIODO ENTUSIASMANTE e STIMOLANTE, che ci inviti a pensare e ad operare attivamente per il bene di noi stessi e di tutta la collettività. Isolare e rigettare gli incapaci e i corrotti , CANDIDARE PERSONE ONESTE e di SANI PRINCIPI (che lo abbiano dimostrato con le loro esperienze di vita, pubblica e privata) MA ANCHE ESPERTE E PREPARATE IN VARIE DISCIPLINE come economia, finanza, lavoro, scuola, sanità ecc., che sappiano CAMBIARE le LEGGI a vantaggio di tutti (e non solo di se stessi), e che capiscano che IL BENE INDIVIDUALE VA CONCEPITO NEL CONTESTO DEL “BENE SOCIALE”, per dar vita ad una società più umana, più equilibrata e più giusta. Altrimenti, se ciò non sarà possibile con i metodi della democrazia, la Storia ci insegna che saranno gli eventi a cambiare radicalmente, con la forza delle rivoluzioni, quello che non si è voluto cambiare con l’intelligenza, la cultura e la buona volontà.
Giovanni Dotti