Secondo il sondaggio sulle intenzioni di voto alla Camera elaborato da Emg il Pd avrebbe il 28,1% dei voti (+ 1,6% rispetto la scorsa settimana) ovvero più di 11 punti di vantaggio sul Pdl, che paga l’effetto Lombardia (-1,3%) e tocca il 16,8%. Stabile il Movimento 5 Stelle al 17,7% che supera ancora il Pdl (è già stato sopra il Pdl per 4 settimane di fila, dall’1 al 22 giugno, quando ha toccato il top, finora, del 19,4%). La Lega al 6,2% (-0,2%). Flettono Sel al 5,2% (-0,3%), Idv al 4,1% (-0,6%) e Udc al 5,9% (-0,4%). Gli elettori del Pdl gonfierebbero gli indecisi che arrivano al 20,2% e gli astenuti che raggiungerebbero il 33,7%, mentre le schede bianche sarebbero il 3,5%. Primi affanni per Mario Monti che riscontrerebbe una fiducia del 49%, in calo del 4% rispetto la scorsa settimana. Nella classifica della premiership, invece, il -2% vorrebbe ancora Mario Monti che sarebbe votato dal 18% degli italiani. Dietro di lui Bersani e Renzi, pari al 12%. Per Berlusconi premier invece solo il 9% dei voti.
Quanto agli altri partiti, il sondaggio diffuso questa sera dal TgLa7 di Mentana mostra che Fli avrebbe il 2,9% (stabile), la Federazione della sinistra arriverebbe al 2,3% (T,3%), La Destra al 2,1% (T,3%) Ecologisti Verdi all’1,5% (T,2%), Lista Bonino-Pannella all’1,2%(T,3%) e Psi all’1,4% (T,1%) Nella classifica premiership, dopo Monti, Bersani, Renzi e Berlusconi, il 5% degli italiani sceglierebbe Beppe Grillo e la stessa percentuale opterebbe per Luca Cordero di Montezemolo; Nichi Vendola e Angelino Alfano sarebbero preferiti dal 4%; Pier Ferdinando Casini, Gianfranco Fini, Antonio Di Pietro e Roberto Maroni avrebbero il 3% ciascuno; Emma Marcegaglia e Corrado Passera sarebbero votati ognuno dall’1%. Il 6% non indica nessuno di questi nomi e l’11% non esprime alcuna preferenza.