STRAPOTERE DEI SINDACI E DEMOCRAZIA

Egregio Direttore,
per capire il degrado della politica e delle Istituzioni cui oggi stiamo assistendo credo sia utile cercare di ravvisarne le cause. Che oltre alla tendenza all’imbroglio e all’abuso insito nella natura degli Italiani, non tutti per fortuna, vanno ricercate in CERTE LEGGI SBAGLIATE che hanno favorito e incrementato tale tendenza. Mi riferisco alle improvvide LEGGI di RIFORMA delle AUTONOMIE LOCALI, e in particolare al D.L. 267/2000 (T.U. delle leggi sull’ordinamento delle AA.LL.), che hanno ampliato notevolmente i poteri ad esse conferiti, ed in particolare ai suoi rappresentanti apicali (Sindaci, Presidenti di Province e Regioni), senza peraltro mantenere i necessari contrappesi (cioè gli adeguati controlli). A titolo informativo cito qui appresso alcuni stralci di detta Legge, con particolare riferimento ai Comuni e ai poteri attribuiti ai Sindaci:
– Il Sindaco è l’organo monocratico a capo del governo dei Comuni
– Il Sindaco nomina i componenti della Giunta, tra cui il Vicesindaco, e può in ogni momento revocare uno o più assessori dandone motivata comunicazione al Consiglio
– Il Sindaco nomina i responsabili degli uffici e servizi, attribuisce e definisce gli incarichi dirigenziali e quelli di collaborazione esterna, provvede, sulla base degli indirizzi stabiliti dal Consiglio, alla nomina, alla designazione e alla revoca dei rappresentanti del Comune presso enti aziende e istituzioni
– Il Sindaco nomina il Segretario Comunale, che dipende funzionalmente da lui, scegliendolo dagli iscritti dell’apposito albo
– Il Sindaco, per Comuni > 100.000 ab., previa deliberazione della Giunta può nominare un Direttore Generale al di fuori della dotazione organica e con contratto a tempo determinato
Quindi al SINDACO (come anche al Presidente di Provincia o di Regione) vengono attribuiti PIENI POTERI ! Ci manca solo quello di vita o di morte sui dipendenti ! Perché allora non lo si chiama PODESTA’? o SCERIFFO? Ma siamo ancora in un sistema democratico quando i poteri sono concentrati nelle mani di una sola persona (anche se democraticamente eletta dai Cittadini in base alla precedente Legge n.81/1993 sulla elezione diretta del Sindaco) ? E quando mancano gli adeguati controlli (perché abrogati da varie Leggi successive – Vedi precedenti lettere mie e di M. Pirone sulle Prefetture) ? Così si esautorano di fatto le assemblee elettive, relegandole al mero compito di ratifica di decisioni autocratiche prese in alto loco, nelle stanze dei bottoni come s’usa dire (Sindaco, Giunta da lui nominata, Segreterie politiche dei partiti). Francamente tutto ciò mi sembra un vero e proprio INSULTO ALLA DEMOCRAZIA.
Se anche l’intenzione della Legge era buona, nel senso di dare maggior rilievo e indipendenza dal potere centrale alle Autonomie Locali e garantire una più rapida e incisiva azione di governo, i frutti che ne sono derivati sono stati scarsi e bacati in quanto ne è sortito l’effetto che è sotto gli occhi di tutti. La corruzione è aumentata, tutti ne hanno vergognosamente approfittato, maggioranze e opposizioni (alternatesi al governo dei vari Enti) per ingrassare le proprie tasche e quelle di amici, parenti, gruppi e partiti di appartenenza.
Sintomatica la figura del “SINDACO PIGLIATUTTO”, dotato di uno STRAPOTERE ENORME, quasi di tipo “feudale” o “dittatoriale”, che tiene in pugno la sua maggioranza e condiziona anche le opposizioni, a cominciare dalle nomine degli Assessori, che possono esser presi anche dall’esterno e quindi possono essere persone non elette ma raccomandate da questo o quel partito (quindi in barba non solo agli elettori, ma anche ai Consiglieri democraticamente eletti che si vedono scavalcare da personaggi per lo più sconosciuti ai Cittadini e che non sono passati dal vaglio elettorale). E questo vale anche per tutte le altre nomine previste dalla legge, come quelle dei Consulenti esterni (anche quando nell’organico esistono professionisti esperti già stipendiati, quindi con aggravio per le casse comunali) e dei Rappresentanti del Comune in vari Enti esterni, per soddisfare gli appetiti di un folto sottobosco politico.
Il potere resta così concentrato nelle mani di pochi, di UNA STRETTA “OLIGARCHIA” che può fare il bello e il cattivo tempo, senza alcun tipo di controllo valido se non quello dell’opposizione (quando fa il suo dovere) e … della Magistratura (quando incorre in qualcosa di grosso). Se questa è Democrazia …..! Se vogliamo che tante storture, tanti abusi, tanti intrallazzi, tante ruberie e tanti scandali continuino manteniamo pure queste leggi. Che a qualcuno potranno anche far comodo, ma non certamente ai Cittadini onesti e di sani principi che vivono del proprio lavoro. Altrimenti, visti i risultati, provvediamo a cambiarle!
P.S. Queste cose le ho già denunciate altre volte in passato, sia quando fu varata la prima “Legge Bassanini”, sia successivamente (lettera del 2 giugno 2006 pubblicata sui giornali locali) in occasione delle Elezioni Amministrative. Purtroppo queste mie osservazioni non sono state prese in debito conto, le cose sono andate di male in peggio e gli avvenimenti successivi sono andati come era facilmente prevedibile.

GIOVANNI DOTTI