Purtroppo non esiste la certezza del votare la persona giusta prima che essa abbia dato prova della sua grandezza. Ma se quel candidato è stato più volte eletto e dunque si conosce vita, morte e bugie sarebbe meglio non ricandidarlo. Ma una volta candidato andrebbe snobbato per dare fiducia a uno migliore. La Sicilia è pronta, prontissima al voto ma non di tutti si conosce la vita…ma forse si possono “sorvegliare” le istituzioni e incoraggiarle i cittadini alla normalità. Proprio per questo noi di IMG Press abbiamo cercato di dare voce a qualche volto pulito tra i tanti che lo sono meno. Il volto di Rosa Angela Fabio, laureata in Filosofia. E’ stata professore associato di MPSI/01 (psicologia cognitiva) fino al 2008 presso l’università Cattolica di Milano, dal 2008 presso l’università degli Studi di Messina. E’ autrice di numerose pubblicazioni, nazionali e internazionali, riguardanti il potenziamento cognitivo e le influenze dei media sui processi cognitivi. E’ innanzitutto la nostra maniera di celebrare la campagna elettorale dando spazio a persone pulite, oneste, preparate. E’ il trionfo della generosità e dell’altruismo senza secondi fini, è il nostro rapporto con la quotidianità della politica che meglio ci aiuta a credere nella riqualificazione urbana e civile. Dice Rosa Angela Fabio: “Non mi sono mai occupata di politica. Ho sempre però sentito fortemente le istanze sociali: i poveri, coloro che all’interno dell’università ricevono ingiustizie, i potenziali intellettivi non realizzati. Non ho mai accettato raccomandazioni né aderito a facili convenienze. Il motivo per cui ho scelto di entrare dentro l’ILEF è che aderisco ai valori cristiani, di anticorruzione e pulizia a cui si ispira Gaspare Sturzo. Il mio contributo all’interno di questo movimento è divulgare e istituire programmi nelle scuole e nelle famiglie di prevenzione primaria della disattenzione e dell’iperattività, recuperare a tutti i livelli, il potenziale intellettivo e tradurlo in realizzazione concreta del potenziale”.
Rosa Angela Fabio dica la verità: perché dovrei fidarmi di lei e dunque votarla il 28 ottobre per le Regionali?
R1:Perché no?
R2:Sono consapevole della complessità (atavica e quasi genetica) di noi Siciliani e prima di dare una risposta a un problema lo studio molto, cerco di vederlo da tutti i punti di vista e alla fine scelgo ciò che si adatta meglio. Inoltre, in condizioni in cui avrei avuto una convenienza personale operando una certa scelta, senza che nessuno lo venisse a sapere, ho scelto l’altra, la correttezza.
Ai giorni nostri vatti però a fidare della classe politica siciliana…
Lo so. Questo è vero per la vecchia classe politica. Oggi, come ho avuto modo già di dire in altre occasioni, o ci arrendiamo (e la voglia è fortissima in tante persone) oppure impariamo a discriminare e scegliamo la correttezza.
La carità cristiana è davvero morta?
Noooo. La vivo e la vedo nei ragazzi che incontro quotidianamente all’università e che si aiutano. La vedo nelle donazioni anonime. La vedo nella vendita delle mele nei supermercati di Messina di sabato scorso a favore di diverse malattie. La vedo nelle tante associazioni di volontariato che ci sono qui in città… potrei continuare all’infinito, in questa città ci sono molti che si lamentano e non vedono le tante (ma tante) oasi di pulizia e operatività che ci sono.
Quando la politica si trasforma in porcheria?
Come sopra. Quando si attua il voto di scambio. Quando si sceglie la convenienza personale, quella dell’amico o dell’amico dell’amico.
Le priorità da affrontare con urgenza?
A livello regionale il problema del precariato e del lavoro, la revisione delle regole che permettono lo svolgimento della politica, la riduzione della numerosità dell’assemblea rappresentativa. A livello individuale sradicare la mentalità clientelare e sostituirla con una mentalità improntata alla volontà di fare, di rimboccarsi le maniche e raggiungere gli obiettivi.
Cosa non prometterà mai?
Non prometto. Agisco.
Ci vuole una guida di sopravvivenza per essere onesti?
Sinceramente si. Penso che bisogna rafforzare la propria personalità, quando ci si imbatte nelle ingiustizie non bisogna disilludersi e pensare: “tanto va così… è tutto così”. La forza ci dà la possibilità di avere coraggio, di continuare a essere onesti e non diventare demoralizzati. Continuare a credere. Come diceva Sturzo con il dovere della speranza.
Qual è la linea di confine tra una persona onesta e una disonesta?
Una persona onesta è una persona che ha avuto delle tentazioni e HA SCELTO di dire no. La persona onesta sceglie la strada corretta anche quando questa non la rende popolare e non è né facile nè divertente.
La politica è uguale per gli uomini e per le donne?
So che ancora oggi l’Italia resta un paese in cui le donne continuano a essere sottorappresentate nelle istituzioni politiche, ma dovrebbe essere uguale nel senso che un buon politico, sia uomo sia donna, dovrebbe essere al servizio e non servirsi della politica, con onestà, passione e chiarezza di obiettivi.
Chi pagherà per i danni provocati dalla classe dirigente siciliana?
Tutti noi cittadini. Ecco perché dobbiamo intervenire subito riscrivendo le regole per una buona politica non clientelare, tagliando gli sprechi e la corruzione.
Una volta eletta come cambierà la sua quotidianità?
Continuerò a studiare. Non mi occuperò più di potenziamento cognitivo e neuroplasticità ma studierò la complessità delle variabili del nostro sistema Sicilia per applicare i programmi e trovare le soluzioni adatte insieme a Gaspare Sturzo e a tutti. Continuerò a rapportarmi agli altri con passione non più nelle aule universitarie ma in un contesto più ampio.
E il suo conto in banca?
Non cambierà. Lo sa che l’ILEF ha deciso che abbatterà da subito del 40% i costi dei parlamentari siciliani? Anzi… forse sarà peggio. Ma ne vale la pena.
Si guardi indietro cosa non rifarebbe più?
Una volta ho accettato la frustrazione di un’ingiustizia che è stata fatta nei miei confronti e mi sono arresa. Oggi non permetterei alla mia stanchezza di avere il sopravvento. Lotterei fino in fondo. Per molto tempo ho pensato che ero uno scienziato e non volevo sentire parlare di politica. Oggi so che non c’è niente di più elevato del bene comune.