Caro Silvio,
quante cose avresti potuto fare, risparmiando a Te e al Paese tanti danni e tante vergogne. Per esempio:
– evitare di evadere il fisco pagando tutte le tasse dovute delle tue aziende;
– evitare di imbarcare cani e porci in Parlamento e nelle Pubbliche Istituzioni;
– evitare di far pagare a noi contribuenti i tuoi avvocati portandoli in Parlamento;
– evitare di spendere e spandere in tante opere pubbliche di scarsa o nessuna utilità per riempire le tasche di pochi ma a danno delle casse dello Stato;
– evitare di fare certe leggi solo per tutelare i tuoi interessi privati;
– evitare di insultare la Magistratura e la Stampa a te non favorevoli;
– evitare strane frequentazioni con personaggi poco raccomandabili;
– evitare certe frequentazioni lascive (Ruby e le “Olgettine”, sapevi bene che nella tua posizione istituzionale eri costantemente spiato);
– evitare di dire tante bugie e di dover continuamente ritrattare;
– mantenere gli impegni con gli elettori su tante cose che avevi promesso (come: eliminazione delle province, riduzione del numero dei parlamentari e dei consiglieri regionali, riduzione dei costi della politica, sgravi fiscali per i redditi da lavoro e per i ceti meno abbienti) ecc. ecc. ecc..
Se Tu avessi fatto tutte queste cose e avessi tenuto un comportato più corretto e consono al ruolo istituzionale che ricoprivi, avresti evitato:
– tante rogne giudiziarie che non hanno fatto onore né a Te, né alle tue aziende, né al Paese;
– tante spese legali per pagare avvocati, consulenti e quant’altro;
– tante spese per attività investigative e sondaggi di vario tipo;
– tante grane politiche e la defezione di parte delle tue truppe;
– tante spese per beneficiare una miriade di lacché e saltimbanchi della politica;
– tante spese per sostenere i giornali di parte;
– la costituzione di fondi neri in paradisi fiscali;
– ecc., ecc., ecc.
Vedi che se Tu metti sul piatto della bilancia le tante spese che per tutto ciò hai dovuto sostenere nel corso degli anni e quello che per controbilanciarle hai dovuto incamerare con la politica, probabilmente i tuoi conti sarebbero in pareggio. Ed anche i conti pubblici godrebbero di migliore salute. Quindi dal punto di vista finanziario chissà se ne è valsa la pena: sei proprio convinto di averci guadagnato ? In compenso hai rovinato la tua onorabilità e quella del Paese, ridicolizzandolo e facendogli perdere credibilità agli occhi del mondo. Ma forse non è tutta colpa tua, Tu sei fatto così, non avevi certo i talenti dello statista per gestire in modo onesto, equo e autorevole la cosa pubblica, e probabilmente ti sei anche avvalso di cattivi consiglieri. Il triste ventennio che fortunatamente hai lasciato alle spalle lo sta a testimoniare, e la tua uscita di scena fa bene sperare.
Giovanni Dotti e Martino Pirone