IACP nell’assoluto immobilismo su tutti i fronti!

C’era una volta l’IACP dell’ex Commissario Giuseppe Laface:
1. progetti avviati dopo anni di attesa (parco urbano di Camaro S. Antonio, 46 alloggi di Camaro Sottomontagna ecc.);
2. avvio delle procedure tecniche e amministrative per la risoluzione di annose questioni (fra tutte la riapertura della strada interrotta da una frana nel rione Gescal);
3. presenza costante sul territorio e confronto pubblico con le istituzioni;
4. attenta programmazione;
5. manifestata solerzia nella risoluzione delle più disparate problematiche;
6. pubbliche dichiarazioni di intenti che ne hanno dimostrato attivismo e concretezza.

C’era una volta invece l’IACP dell’attuale Commissario Venerando Lo Conti:
1. numerosi progetti fermi ancora al palo (fra tutti i 112 alloggi e il parco di quartiere di Bisconte);
2. abbandono e degrado nelle aree di cantiere (Bisconte);
3. immobilismo nella dismissione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica;
4. inottemperanza della Legge 311/2004 che prevede la cessione di centinaia di alloggi al Comune, trasferimento di proprietà non ancora avvenuto nonostante la diffida formalizzata dal Dipartimento Patrimonio di Palazzo Zanca (fatto questo che blocca il relativo diritto di riscatto agli inquilini aventi diritto ai sensi di legge);
5. deficitario piano di manutenzione degli alloggi;
6. reiterata astensione agli incontri col Consiglio Circoscrizionale nonostante gli inviti a delle audizioni in aula per le tante questioni che bollono in pentola.

Insomma, un totale immobilismo su tutti i fronti da parte di un Ente al quale sarebbe adesso certamente auspicabile dare una nuova guida politica a cura del neo Governatore Crocetta!

A questi FATTI, come se tutto ciò non bastasse, si aggiungono anche episodi imbarazzanti che certamente dovrebbero far meditare proprio chi gestisce un ente pubblico!
E’ il caso (certamente paradossale e triste) di un diversamente abile in carrozzina residente al 7° piano della palazzina "C" dei 189 alloggi di Bisconte che, a causa del guasto all’ascensore che si prolunga da ben 4 mesi, si ritrova praticamente segregato in casa per l’impossibilità di deambulare dalle scale!
Precisiamo che della manutenzione dell’ascensore se ne dovrebbe occupare la ditta "Schindler" che però non interviene senza avere le necessarie garanzie economiche che sembra debbano essere corrisposte in quota parte, nella misura del 50% cadauno, da IACP e condomini (e, come spesso accade, molti di questi ultimi non sembrano propensi a versare). Lecito, quindi, chiedersi: posto che le regole vanno rispettate da tutti (inquilini compresi), può un ente pubblico, di fronte a questo grave caso di emarginazione sociale, non derogare a questa regola anticipando le somme degli inquilini reticenti per poi rivalersi con ogni mezzo su di loro?

Dal Commissario Lo Conti attendiamo risposta: almeno questa.

I Consiglieri Udc della Terza Circoscrizione
Libero Gioveni e Alessandro Cacciotto