A Messina è finita la politica. Inizia la miseria. La battuta, a mezzo tra il seccato e il divertito, è buttata lì da un cittadino fermo davanti al portone d’ingresso del Comune. Attende, lui come tanti altri, di poter accedere al Palazzo più chiacchierato della città per poter protestare contro i disservizi che grazie al cattivo uso del potere sono all’ordine del giorno. La raccolta dei rifiuti prima di tutto: siamo rimasti solo noi di IMG Press a fare pulizia! La crisi economica non giustifica i ritardi nella normale amministrazione e per questa i cittadini protestano. Peggio, sono incavolati! Lacrime e rabbia per una classe di amministratori incapaci di gestire in maniera dignitosa Messina. Bancarotta finanziaria e bancarotta politica? La Corte dei Conti ha solo messo nero su bianco quello che sosteniamo da tempo: i bilanci di molte partecipate e dunque anche del Comune non sono veritieri. E la magistratura peloritana che ne pensa? Perché nessuno ha voluto vederci chiaro? Chi si vuole salvare? Non certo l’onore di Messina né dei cittadini che pur pagando le tasse si ritrovano pieni di disagi e a rischio crac mentre la classe politica che ha causato il dissesto cerca nuovi e prestigiosi incarichi istituzionali. Addirittura si ricandidano per un posto in Comune. Loro si ritagliano un posto al sole e noi come dei fessi a sudare per pagare i loro debiti. Ma i cittadini oggi hanno diritto di vedere le matrici degli assegni, di tutti gli assegni, capire come sono stati spesi tutti quei soldi, sino all’ultimo euro: viaggi, spese di rappresentanza, utenze telefoniche, incarichi, deleghe. Si apra la caccia al tesoro, si indaghi persino nelle profondità dello Stretto. Siamo al verde ma chi paga per il crac? C’è un deficit di centinaia di milioni di euro, non ci sono soldi neppure per fare una manifestazione, una riunione, qualsiasi forma di attività politica eppure non abbiamo notizie di azioni di responsabilità. E dire che l’informazione politica era la nostra grande forza, il nostro orgoglio di essere cani da guardia del Palazzo. IMG Press non accusa nessuno. Però pretende chiarezza, risposte… dimissioni. Non siamo né magistrati né economisti ma certo l’esistenza di un ceto politico che tende ad autoriprodursi, di una nomenklatura di SISTEMA, l’annacquamento delle tematiche sociali ed etiche a favore del politicismo deteriore possono far credere che insieme agli sprechi di progetti sbagliati ci siano stati anche favoritismi e personalismi. Gran parte dei nomi li conoscete già. Naturalmente non sono i soli. Ci sono poi i portaborracce. I buoni per tutti i partiti, da nominare sempre e comunque sia che vinca la destra, sia che comandi la sinistra: assunti per non lavorare mai in favore dei messinesi. La Corte dei Conti spiega solo in parte quello che è successo in questi ultimi anni a Messina. C’è stata una classe di amministratori che ha raggirato il cittadino, lo ha afferrato, immobilizzato, gli ha spezzato le reni e derubato dei sogni, del futuro. Basta con questa politica diversamente onesta: dimettetevi da ogni incarico e andate in letargo, perché a Messina fate ormai soltanto danno.