“C’è un impegno del Commissario straordinario Croce a non chiudere definitivamente Casa Serena”. L’annuncio del segretario generale della Cisl Messina Tonino Genovese avviene alla platea del Consiglio Generale della Cisl Funzione Pubblica pochi minuti dopo la conclusione del vertice con lo stesso Commissario e i segretari generali di Cgil e Uil.
“Sarà un tavolo tecnico – ha spiegato Genovese – che si aprirà lunedì con gli uffici del Comune a dover risolvere problemi tecnici e finanziari e a dover affrontare il nodo della tutela degli anziani e quella occupazionale dei lavoratori con la messa a norma di Casa Serena”. Un passo avanti nel complicato mondo dei servizi sociali per i quali Genovese comunica come il Commissario “non voglia smantellare, ma vi sono due punti da tenere in considerazione. Il primo – ha detto – è il dissesto. Il secondo è la necessaria riorganizzazione complessiva dell’offerta dei servizi sociali”. Intanto gli uffici comunali stanno avviando le procedure per i progetti finanziati dai fondi della legge 328 nell’ambito del Piano di Zona D26. “Ma se va bene occorreranno almeno quattro mesi per farli partire”, ha detto il segretario della Cisl.
“Il problema – ha affermato Genovese – è che, al Comune di Messina, negli ultimi 20 anni ci si è preoccupati di più delle uscite che delle entrate perché tanto c’erano i trasferimenti dal Governo nazionale che sopperivano ai mancati incassi di acqua, Tarsu, oneri accessori. Vi sono decine di milioni di euro venuti a mancare alle casse del Comune. Il problema del dissesto – ha proseguito – non è legato solo agli ultimi quattro anni. Adesso non basta più chiedere, bisogna pretendere che si riorganizzi tutta la macchina amministrativa”.
Davanti il Consiglio Generale della Cisl Funzione Pubblica, Genovese ha affrontato anche il nodo dei precari cui bisogna garantire tutela. "La città, sinora, è sopravvissuta grazie alla redistribuzione del reddito dei lavoratori pubblici perchè le scelte operate soprattutto nell’ultimo trentennio hanno fatto venire meno il modello economico, sociale e produttivo cittadino – ha concluso Genovese – L’economia è crollata e continuano a tenere una cappa sopra Messina e i messinesi. Ma quello che fa più rabbia è non sentire alcuna voce di tutta la rappresentanza politica messinese".