SCOPRIRE I BUCHI DI PALAZZO ZANCA PER CAPIRE I RANCORI DI OGGI

Non avevamo nessuna voglia di scriverlo questo pezzo. Ma leggiamo tante di quelle stupidate che ci dobbiamo schierare per salvare dai "cazzoni" questa martoriata Messina. L’umorismo caragna di certi politici, l’incompetenza manifesta di aspiranti sindaco, la disinformazione dei cosiddetti esperti di palazzo mentre i messinesi sono incazzati del vergognoso comportamento dei pubblici amministratori. Impotenti davanti allo strapotere delle gestioni allegre della cosa pubblica. C’è un buco nelle casse di Palazzo Zanca che è il prodotto di una politica scarsa, complice, somara: i cittadini pensano che solo il Tribunale possa intervenire a difesa dei loro diritti nella fruizione di servizi, per i quali pagano mensilmente le tasse trattenute forzatamente sui loro miseri stipendi. Oggi crolla tutto ma in questi ultimi anni non ricordiamo interventi degni di nota da parte degli autorevoli velinari di Palazzo Zanca: solo censura, lodi, tartine e champagne! Ma non è solo colpa loro: il nobile legislatore dopo l’eliminazione degli organi di controllo (CORECO), ha rafforzato il potere di controllo degli organi interni (collegi sindacali), solo che questi (formati dai famosi “Ragionieri”) assumono un atteggiamento supino nei confronti di coloro che li hanno nominati, dimenticando che durante il proprio incarico svolgono una funzione pubblica e pertanto possono incorrere in diversi reati, che vanno dal falso ideologico all’omissione. I cittadini non comprendono come alcune partecipate pubbliche, dalle aziende di trasporto a quelle dei rifiuti, abbiano “voragini” nei loro bilanci e come tutto questo avvenga sotto gli occhi dei “Ragionieri” nominati per vigilare nell’interesse di tutti (anche il loro). Ci domandiamo se questi “Ragionieri” effettuino le dovute segnalazioni sia all’organo consiliare, che alla Corte dei Conti e magari censurino (rilievi) i gravi comportamenti di improvvisati amministratori della cosa pubblica. I cittadini sono incazzati e non solo con i politici, ma anche con questi “Ragionieri-Servi”.