É stata approvata, nel corso di una seduta straordinaria del Consiglio comunale, la delibera di attivazione della procedura di riequilibrio finanziario pluriennale ai sensi dell’art. 243 bis TUEL, introdotto dal Decreto Legge 10 ottobre 2012, n. 174. Il provvedimento, che è stato votato con trentasette voti favorevoli, uno contrario e nessuno astenuto, era già stato esitato favorevolmente dalla prima commissione (sette i favorevoli, un contrario ed un astenuto). Presenti in Aula il segretario generale, Santi Alligo, e il suo vice, Giuseppe Mauro; il ragioniere generale, Ferdinando Coglitore; il responsabile della programmazione bilancio entrate, Giovanni Di Leo; e il Collegio dei Revisori dei Conti, si è svolto un lungo dibattito con numerosi interventi dei consiglieri. L’atto permetterà di aderire al cosiddetto decreto “salva enti” con criticità di bilancio non altrimenti sanabili, per accedere a una procedura di riequilibrio, che miri ad evitare la dichiarazione di dissesto. Prevista la predisposizione di un piano di riequilibrio finanziario pluriennale della durata massima di 10 anni, entro 45 giorni dall’odierna data della deliberazione, in esecuzione delle linee guida indicate nella parte motiva e delle ulteriori direttive, che saranno impartite dal Commissario straordinario e dal Consiglio comunale; il piano dovrà essere adottato dal Consiglio, entro sessanta giorni. La conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 10 ottobre 2012, n. 174, recante disposizioni urgenti in materia di finanza e funzionamento degli enti territoriali, è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale n° 286 del 7 dicembre ed il provvedimento entrato in vigore l’otto dicembre. Con l’iter attivato, il Comune dovrebbe poter disporre di fondi, nel limite massimo di 300 euro ad abitante e, nelle more di approvazione del piano di risanamento, consentire il blocco delle procedure esecutive e la possibilità di accedere ai mutui della Cassa Depositi e Prestiti per il pagamento dei debiti fuori bilancio, oltre a prescrizioni che fanno riferimento alla norma di legge.