Senza matematica non c’è politica. Questa è la parola d’ordine che circola a Palazzo Zanca: senza i conti in regola niente sindaco. Insomma, al Comune di Messina si devono urgentemente trovare i soldi per gli amministratori che non ci sono più. Ancora una volta la realtà si fa beffe delle favole politiche, in questo caso del Bilancio, documento – se ci passate il termine – considerato il sostituto della realtà da parte della Corte dei Conti, il luogo per eccellenza di ogni esistenza amministrativa. A sentire il consigliere Ivano Cantello il documento recentemente approvato dal Consiglio comunale non è ancora in regola per via dei tanti debiti non accertati e delle entrate non regolarizzate. Ma la parola d’ordine del trovare i soldi per gli amministratori che non ci sono più ha avuto la meglio sulla verità dei numeri. Nel frattempo la fantasia si è data da fare e i numeri sono tornati a far impazzire gli addetti ai lavori. Ma dove vivono i consiglieri comunali, su Marte? Possibile che per qualcuno (Pergolizzi e Melazzo su tutti) una volta è bianco e l’altra è nero? Ma la politica è questa, ogni tanto per bisogno occorre fingere di non vedere lo spreco e il cumulo di errori nascosti tra questa e quella voce inserita nel Bilancio. Naturalmente l’andazzo è quasi identico negli altri comuni: il mito della finanza creativa è quotidianità nella politica, nessuno si offenda. E per stanare i bugiardi non basterebbero telecamere piazzate ovunque, intercettazioni sulla rete telefonica e sulle rotte di navigazione in Rete, videosorveglianza in ogni ufficio. Non basterebbero perché senza la volontà di far quadrare i numeri non c’è chiarezza. O forse ci si illude che basti un po’ di rigore per far funzionare le cose nella Messina del vogliamoci bene? Però se si scava nelle storie personali tutti che si indignano, tutti che promettono querele, sembrano esserci più zone d’ombra di una volta. E poi, soprattutto, c’è disinformazione sui dati e sulle vicende, dimenticando che senza matematica non c’è politica. Ma dove vivono i cosiddetti cani da guardia? Dove si nutrono di notizie, se si nutrono? Il mettere in difficoltà il potere è vissuto ormai come un gioco: mai toccare uno caro al SISTEMA, ci viene da dire se i conti in rosso dei palazzi politici, di questi tempi, non fanno certo scalpore. La disinformazione ci spinge a credere di vivere nel mito della trasparenza, dentro un Palazzo Zanca di vetro, dove si parla molto di etica e valori a iniziare dai conti. Poi ne riparliamo.