IL MALE CHE HA FATTO ALL’ITALIA è PARI A QUELLO CHE HA FATTO ALLA CHIESA

Egregio Direttore,
se sono evidenti i mali prodotti dal BERLUSCONISMO al paese Italia, che sono “vari e di natura diversa e investono tutti gli aspetti politici, economici, sociali, etici, culturali e comunicativi della nostra società” (come bene ha scritto il prof. Romolo Vitelli – lettera del 22/11/2011), non altrettanto evidenti appaiono a molti quelli da esso inferti alla Chiesa Cattolica Apostolica Romana, che per motivi esclusivamente “temporali”, ossia di mera convenienza materiale (in cambio cioè di vantaggi di tipo economico-finanziario), lo ha sempre sostenuto, a discapito di quei “VALORI” MORALI E SPIRITUALI che dice di voler perseguire.
Scendendo pesantemente nell’agone politico italiano a sostegno del “berlusconismo” la Chiesa è andata progressivamente perdendo autorevolezza, credibilità e rispetto sotto il profilo morale e “spirituale”, allontanando da sé larghe masse di fedeli, svuotando i Seminari, incamminandosi così su una strada pericolosa ben lontana dagli insegnamenti di Cristo. E forse in tutto ciò va ricercata la causa più profonda del “gran rifiuto” di Papa Benedetto XVI. Non lo sapremo mai, io personalmente ne sono fermamente convinto.
Ora “le forze democratiche avranno davanti un compito arduo nel tentare di rimettere in sesto il nostro Paese su binari democratici moralmente e civilmente corretti”, come scrive il prof. Vitelli, ed io aggiungerei che anche la Chiesa Cattolica Apostolica Romana dovrà darsi molto da fare per riparare i guasti che le ha inferto il “ventennio” berlusconiano (quello dell’avvento dell’“anticristo” della tradizione cristiana medievale ?) e riportare all’ovile le tante, tantissime “pecorelle smarrite”.
(P.S. Potrebbe essere utile a molti la lettura del volumetto “ELOGIO DEL MORALISMO” di Stefano Rodotà, Ed. Laterza 2011).
Giovanni Dotti