Con le elezioni non è cambiato nulla. Sembra un paradosso. Alcune valutazioni sono necessarie per supportare questa tesi. La stragrande maggioranza dell’elettorato, il 70% circa, ha votato per i partiti tradizionali: PD, PDL e Scelta Civica. Nella regione Lombardia ha vinto lo schieramento di centrodestra e questo nonostante le inchieste e i rinvii a giudizio di esponenti di primo piano della vecchia giunta di centrodestra. Nella regione Lazio i radicali, che avevano sollevato lo scandalo dei fondi ai gruppi consiliari, che ha portato alla incriminazione del capogruppo PDL, Franco Fiorito, "er Batman", e alle dimissioni della Giunta Polverini, hanno avuto il consenso degli elettori per uno 0,4%. Vero che il Movimento Cinque Stelle, il "nuovo", ha avuto un buon successo ma è il terzo arrivato. Speriamo che facciano un buon lavoro ma, come detto, la stragrande maggioranza degli elettori si è identificata con il "vecchio". Alla fine, nulla è cambiato, almeno nella testa degli elettori.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc