Che il Comune di Messina non si sia mai distinto negli anni in ambito cimiteriale, nonostante le grandi potenzialità, è ormai un dato di fatto; il Gran Camposanto è, infatti, il secondo cimitero italiano ma ha sempre fatto parlare di sé anche nelle cronache nazionali non certamente per fatti positivi (si pensi al sovraffollamento del deposito, all’abominevole pratica del satanismo in alcune zone, agli atti vandalici, al furto di fiori e portafiori, allo scandalo delle mazzette di parecchi anni fa ecc.). Ma che anche non si debba avere rispetto nemmeno per i defunti e per il dolore dei familiari dando ai loro cari scomparsi una degna sepoltura risulta davvero inaccettabile!
E’ il caso di una famiglia – denuncia il consigliere della terza Circoscrizione Libero Gioveni – che ha atteso parecchi mesi per far seppellire dignitosamente un loro giovane congiunto scomparso, fino a quando il Dipartimento ha prospettato ai parenti la soluzione dei loculi ultracentenari che ha recuperato nell’area adiacente l’edificio "Cinquemila" per poter svuotare il deposito strapieno di salme. Non essendoci altre alternative gli interpellati hanno accettato di optare per questa soluzione ma dopo la lunga attesa la sorpresa è stata di quelle da far gridare allo scandalo!
Il loculo (che è stato fatto pagare alla famiglia ad un prezzo che si avvicina certamente a quelli pagati per i nuovi) si presentava in condizioni di assoluto degrado: umido fino all’inverosimile con copiose infiltrazioni d’acqua e con la presenza all’interno persino di radici di alberi ubicati nella parte di terreno soprastante!
Facile immaginare lo sconforto, la rabbia e soprattutto l’indignazione dei familiari che non potevano di certo accettare che il loro povero congiunto dimorasse in quell’orrendo tumulo che ne avrebbe oltraggiato sicuramente la memoria!
La famiglia, che aveva persino provveduto a spesse proprie a togliere e sistemare i resti del defunto centenario, non ha potuto fare altro che presentare formale denuncia ai Carabinieri, soprattutto dopo il rifiuto del Dipartimento di non voler trovare soluzioni alternative a questa che rasenta senza mezzi termini l’autentica VERGOGNA!!!
Dopo questo ennesimo caso di oltraggio alla memoria dei defunti all’interno del Gran Camposanto, Gioveni fa appello al Commissario Luigi Croce affinché vigili scrupolosamente sulla gestione complessiva del cimitero monumentale, non escludendo a questo punto di investire direttamente la Procura della Repubblica per accertare eventuali inadempienze da parte di chi era tenuto a garantire dei servizi cimiteriali dignitosi pagati tra l’altro profumatamente dai cittadini interessati!