Mercati cittadini & interrogazione di Salvatore Ticonosco

Mercati cittadini, di tipo A e B, in totale stato di degrado e abbandono. Istituzioni praticamente assenti, in merito all’applicazione della Delibera 20/C 1999, come quanto stabilito dal Consiglio Comunale.

Proponente: Salvatore Ticonosco

Il sottoscritto Consigliere Comunale,

Presa visione e ricevute al riguardo segnalazioni da parte degli operatori dei mercati cittadini di tipo A e B, che confermano la sostanziale veridicità delle affermazioni in oggetto;

Verificato l’esistenza di una palese disorganizzazione dei mercati esistente sul territorio cittadino, grazie ad una latitante azione di investimenti di queste strutture, unico settore del commercio in questa città, considerato volano trainante, in quanto rappresenta in termini percentuali il 30% della nostra economia;
Premesso che quanto sopra, non è fatto nuovo, in quanto, lo scrivente ha reiteratamente sollecitato le Autorità competenti, di effettuare interventi di controllo e manutenzione ordinaria e straordinaria;
Che quanto più volte menzionato evidenzia una palese e reale situazione aberrante in cui versano i mercati cittadini nella loro interezza, i veri aspetti negativi di criticità e degrado in cui si trovano;
Che ho sempre sostenuto, che il commercio su aree pubbliche è un settore fortemente trainante per l’economia della città di Messina, in quanto, direttamente e indirettamente garantisce livelli occupazionali a circa 3500 famiglie, aspetto di non poco conto, in una città dove si registrano giornalmente licenziamenti di personale e cessazioni di attività commerciali;

Considerato che ho più volte suggerito agli Organi competenti l’applicazione di una politica di tipo “restyling mai effettuato” termine tecnico, utilizzato in diversi ambiti con il significato di una rivisitazione di una struttura già esistente senza lo stravolgimento dello stesso, ma semplici interventi mirati e destinati alla conservazione ed al mantenimento delle strutture esistenti;
Che in altre città d’Italia “civilizzate”, stando agli ultimi dati forniti dall’Istituto Nazionale di Statistica, il settore del commercio fisso al dettaglio sta attraversando un periodo di profonda crisi, per le note vicende ma, se le vendite scendono presso gli hard discount e la G.D.O, lo stesso, non vale sorprendentemente per le bancarelle e i mercati rionali, dove si registra una controtendenza in positivo, in quanto, i consumatori hanno maggiori possibilità di confrontare qualità e prezzo;
Che a conferma di quanto, nelle precedenti giornate, molti operatori del mercato Vascone hanno chiamato “oltre lo scrivente” la Centrale Operativa dei VV.UU, in quanto a causa delle piogge che si infiltravano all’interno dei Box, hanno dovuto interrompere le operazioni di vendita, lamentando un mancato incasso e danni a strutture, impianti e alimenti;

Ritenuto che la Delibera approvata dal Consiglio Comunale la 20/C 1999 all’Art.2 testualmente dice: il Comune gestisce i mercati di minuta vendita di sua istituzione, organizza ed esercita direttamente ai sensi di legge i servizi di direzione, vigilanza polizia annonaria, igiene per il rispetto delle leggi e di regolamenti generali etc;
Che a conferma, anche all’Art. 35 comma 3/4 testualmente: il Comune organizza ed esercita direttamente ai sensi di legge, i Servizi di Direzione, Vigilanza, Polizia Annonaria, Igiene per il rispetto delle leggi e dei regolamenti generali e locali, nonché, dei provvedimenti delle competenti autorità. Il Comune esercita, altresì, la vigilanza sulla salubrità degli alimenti e delle bevande, sull’igiene del suolo e degli impianti;
Che l’Art.32 testualmente dice: che non può essere consentito lo svolgimento del commercio ambulante, sia in forma itinerante che a posto fisso, nel raggio di 150 mt. dai mercati, ad eccezione delle concessioni di suolo pubblico annuali preesistenti all’istituzione del mercato.

Dopo quanto, in premessa, considerato, ritenuto.

CHIEDE

Al signor Commissario, per i motivi summenzionati se è stato applicato il regolamento della Delibera 20/C 1999 agli articoli di cui sopra, alla luce delle condizioni critiche in cui versa tutto il comparto dei mercati rionali, ove si manifesta una palese recrudescenza come non mai.
Se ritiene opportuno, visti i pregevoli risultati ottenuti da altre sezioni quali decoro, proporre un eventuale accorpamento delle due sezioni, al fine di porre rimedio a quanto abbondantemente espresso in epigrafe.