L’ultimo tirato in ballo come possibile candidato a sindaco di Messina è Santi Trovato, presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Messina. Francantonio Genovese e Gianpiero D’Alia avrebbero pensato a lui nel caso in cui il professore Michele Ainis, costituzionalista, rifiutasse l’offerta chiavi in mano “Palazzo Zanca”. Pd e Udc le provano tutte pur di dare alla città una valida alternativa alla proposta confusa del centrodestra che ancora non ha ben chiaro il percorso né un candidato degno di tale incarico: vuoi vedere che alla fine il canuto Nanni Cesare Ricevuto proverà a farsi sotto? Chissà, con Enzo Garofalo e Nino Germenà tutto è possibile! Il segno del rinnovamento del Pdl è qualcosa di molto bizzarro, quasi naif. Dall’apertura delle danze di avvicinamento al Comune, al passo in pubblico del minuetto di trattative, offerte, tradimenti, ingaggi, rivincite che già s’intreccia in privato. Garofalo, Germanà e Ricevuto promettono di farci divertire con le loro strambe recite. Anche questo è il frutto avvelenato del finale di un partito che, privato della regia di Nania e Buzzanca, sulla piazza di Messina annaspa. La corsa a Palazzo Zanca insomma promette di non deludere i cittadini per colpi di scena, cambi di casacca, strani compagni di viaggio. A occhio e croce in vantaggio sono Pd e Udc, vuoi per la forza di Genovese e D’Alia, vuoi per la presenza sul campo di antica memoria, vuoi per la voglia di cambiamento dei messinesi, rimasti senza euro dopo l’Amministrazione Buzzanca. A conferma della nostra tesi c’è lo stop ai box della macchina Pdl che scricchiola sempre di più, colpa della mancanza di scelta di uomini nuovi: possibile che il più gettonato resti sempre nonno Nanni?