Si è costituito ieri nel corso di un’assemblea promossa dalla Fillea Messina – la categoria della Cgil che segue il settore edilizia- che si è svolta presso la sede della CGIL di via Peculio Frumentario, il Comitato provinciale per il Lavoro in Edilizia. La costituzione in Sicilia di Comitati per il lavoro in Edilizia nasce come reazione alla grave perdita di lavoro nel settore evidenziata sia dall’Istat – meno 5 per cento solo dal 2011 al 2012-, sia dai numeri della Cassa edile e dall’ANCE – l’associazione dei costruttori edili- che per sollecitare i governi nazionale e regionale a non stoppare tutte le opere pubbliche, qualche mese fa, aveva addirittura fatto pubblicare un appello a pagamento sui principali quotidiani locali e nazionali.
“Il settore edile in provincia di Messina è tra i più colpiti dalla crisi a causa del totale blocco delle opere pubbliche e anche dell’edilizia privata – spiega Biagio Oriti, segretario generale della Fillea Cgil di Messina-. Non solo in questi anni abbiamo registrato una forte diminuzione dei posti di lavoro ma anche un peggioramento nelle retribuzioni e nella qualità del lavoro, spesso ai limiti della regolarità”
Dal 2010 al 2012, secondo i dati della Cassa edile, a Messina i lavoratori attivi nel settore delle costruzioni sono passati da 11.687 a 10.377 e, ancora più significativamente, il Monte salari è sceso da 85.269.000€ a 74.799.000€ con una perdita in due anni di oltre 10milioni di euro di reddito tra i lavoratori.
Per le aziende le cose non vanno meglio: tra il 2008 e il 2010 le imprese attive nelle costruzioni sono passate da 2.835 a 2.737 mentre le gare ufficiali per lavori pubblici nell’edilizia sono scese da 96 del 2011 a 61 del 2012, – 36,5 %.
Per la Fillea Messina che oggi pomeriggio ha convocato i lavoratori di settore il nodo ruota attorno ad alcuni lavori importanti che sono stati previsti ma non sono mai partiti. A partire da quelli per la messa in sicurezza del territorio dopo le alluvioni di Giampilieri, di San Fratello e della Costa tirrenica per i quali sono stati stanziato 200milioni di euro. Bloccati anche gli 80milioni della manutenzione autostradale sulla Messina-Palermo e quelli per le Scuole e gli edifici pubblici.
Fermi anche i lavori per l’ammodernamento e la sistemazione dei porti di Tremestieri (Messina), S.Agata Militello, Milazzo, Lipari e Capo d’Orlando. Proprio a Messina poi, l’Autorità portuale dispone di 70milioni per opere da finanziare che però sono inspiegabilmente bloccati.
“A Messina il settore edile vive una crisi profonda sia a causa della congiuntura che dell’inerzia della pubblica amministrazione- denuncia Oriti-. Far partire i lavori bloccati o quelli finanziati e mai avviati creerebbe lavoro, darebbe slancio all’economia e magari ammodernerebbe anche il nostro territorio che soprattutto sul versante della mobilità vive un gap impressionante con il resto del Paese”.
Venerdì prossimo, 22 marzo, anche la Fillea Messina parteciperà alla Manifestazione regionale degli Edili per il Lavoro che si terrà a Palermo per chiedere al Governo regionale, ai sindaci, alle istituzioni di far ripartire il settore dell’edilizia, mettere al centro il lavoro, di costruire un’alleanza con le forze sociali per uscire dalla crisi.