RADIO ZANCA: LE PRIMARIE BOCCIATE DALLA POLITICA

Non può essere solo una coincidenza. A una candidatura del centrosinistra per le primarie del candidato a sindaco di Messina corrisponde una reazione della politica. Lo scontro va avanti da settimane, sempre secondo copione: botta e risposta. Candidati a iosa ma scarso interesse della gente che nell’esercito di potenziali sindaci non intravede quell’amministratore che fa infiammare il cuore, semmai provoca il bruciore di stomaco. Fuori dai denti: così non si rialza la testa dei messinesi, ma solo spazio per un tornaconto politico e personale. E mentre si danno battaglia per le primarie il voto per le Amministrative rischia di slittare. Il debito avanza, il dissesto si avvicina. E la politica come risponde? Male. Invece di correre a studiare matematica e ragioneria si continua a preferire la filosofia: ma si può essere più cocciuti di così? Si può rispondere alle emergenze con la guerriglia interna? Rosario Crocetta che è convinto ancora di essere in campagna elettorale per le Regionali, Francantonio Genovese che fa melina nell’attesa degli eventi e Gianpiero D’Alia che aspetta sul letto del fiume il cadavere delle primarie. Un modo per non emarginare i papabili sindaci che ovviamente non vogliono passare attraverso le primarie e per valorizzare, nel contempo, il resto della compagnia di giro sparso nelle varie segreterie cittadine. Ma non è detto che questo basti, visto che le fibrillazioni aumentano. Perciò si sta facendo strada l’idea di un estremo tentativo: quello di coinvolgere sul serio una personalità forte – nel caso si votasse per le Amministrative – offrendogli la città con l’accordo di tutti. Due o tre nomi ci sono già e ovviamente non quelli che si sono presentati per le primarie. Da questi tre nominativi uscirà il potenziale primo cittadino che prenderà il posto del commissario Luigi Croce. Intanto, però, in attesa che si sciolga il nodo del sindaco, la guerriglia interna ha preso il via. Con manifestini e cartellonistica per le vie di Messina. L’ennesima parata stile prima repubblica: non risolve i problemi dei cittadini semmai aiuta qualche tipografia ad arrivare alla fine del mese. Sempre che la politica paghi i suoi debiti. La storia dice di no.