Senza ombra di dubbio possiamo affermare che il “rivoluzionario – pacifista” Renato Accorinti, profeta dei No Ponte, candidato a sindaco di Messina abbia costruito le sue fortune politiche sui suoi talenti di bastian contrario. Ovvero, assumere per partito preso le opinioni e gli atteggiamenti contrari a quelli della maggioranza. Siccome da anni annotiamo le sue proteste, quasi sempre da soli, annotiamo con piacere che oggi, nel 2013, Accorinti sia stato sdoganato dal SISTEMA MESSINA. E dunque accogliamo con positività che lo vedano bene come principale antagonista della politica tradizionale che ha gestito la città. Ma Accorinti potrebbe essere il sindaco utile per Messina? La domanda deve farci riflettere: in ballo ci sono i buchi di bilancio di Palazzo Zanca, i fondi destinati alle tante emergenze e la ricostruzione di un sistema andato quasi in frantumi. Panico, caos, paura di manette: la politica che s’interroga come venirne fuori, soprattutto con i grillini ad assediare i Palazzi italiani. Grillini che significano nell’immaginario collettivo, trasparenza politica, apertura di documenti tenuti segreti alla comunità, disvelare accordi poco nobili. Insomma, guai seri per il SISTEMA MESSINA. Il tentativo di buttarla sulla politica e l’antipolitica non ha prodotto quei risultati sperati: i messinesi stanno pagando sulla propria pelle la cattiva amministrazione del Comune che spiegare i buchi solo con la demagogia grillina non paga: le Regionali e le Politiche hanno premiato il Movimento 5Stelle al punto che in vista delle Amministrative è venuta la tremarella al SISTEMA. Come fare? Sancire accordi non si può: Grillo non tratta! Come porre un freno all’avanzata dei grillini? Ecco che a qualcuno è venuta una brillante idea: i grillini si battano dividendo il voto di protesta dei cittadini. E dunque chi meglio di un rivoluzionario – pacifista come Accorinti per disinnescare la bomba Grillo? Ora capiamoci: con questa rivelazione non vogliamo dire che il profeta dei No Ponte sia pappa & ciccia con il potere. Ci guarderemmo bene da sostenere simile diavoleria. Ma che la sua discesa sul campo sia, come dire, guardata con benevolenza dal SISTEMA che vede in Accorinti un candidato che può togliere voti e opportunità di vittoria ai grillini, questo nessuno può contestarlo. E che deve far riflettere coloro che sul serio desiderano il cambiamento a Palazzo Zanca. Sì, gli spazi mediatici riservati ad Accorinti dopo anni di buio, ci crea qualche pregiudizio. Possibile che oggi il SISTEMA si sia ricreduto sul personaggio? Boh! A noi risulta falso l’elogio che riservano a lui. Dispettoso Renato è parso in città per anni e anni, imperterrito ogni volta a contraddire con pignoleria le amministrazioni e l’informazione ufficiale. E ha proseguito, in effetti, debuttando da No Ponte con una nociva polemica estiva sulla bontà della Stretto di Messina. Così da divenire per i suoi avversari pontisti il rivoluzionario da odiare e per i suoi amici il vendicatore dei cittadini oppressi. Ognuno di noi è quello che appare. E il rivoluzionari Accorinti pareva appunto il profeta abile anzitutto a puntare il dito per spiegare quello che non andava: campo rom, spazi negati allo sport, cementificazione selvaggia, cura del Verde… Insomma il nostro eroe si rivela abile nell’applicare la pignoleria esibita nelle polemiche in tv a ritagliare interventi minuti, circoscritti. Però di scendere in politica, neppure l’ombra. Abbiamo assistito personalmente a tante e tali discussioni in questi anni dove Accorinti si dichiarava contrario che oggi ci sorprende non poco la sua scelta di correre per sindaco. Ma capiamo anche che i grandi disegni come le rivoluzioni utopistiche si complicano. Nel Belpaese impazza Grillo ed ecco che a Messina torna di moda Accorinti. Torna in marcia non più contro Ponte ma senza saperlo, per aiutare il SISTEMA PONTE. Si vota a quel continuo sminuzzare, che è la costante delle sue battaglie sociali. Metodo che compiace il potere e fa di Accorinti l’ideale grillino peloritano. Ecco l’abbiamo svelato, non incazzatevi ma ci vuole coraggio per questo: se dovete scegliere tra Renato Accorinti e la grillina Maria Cristina Saija sapete cosa fare.