Tra pochi giorni si chiuderanno le liste per le Amministrative di Messina: i candidati a sindaco sono quasi tutti noti, meno lo sono ancora i nominativi dei potenziali consiglieri. Eppure da alcune indiscrezioni il peggio del peggio è già pronto per scendere in lizza. Direte: niente di nuovo sotto il sole. Come se i debiti del Comune, la spazzatura per strada, il sacco delle colline e l’invasione di centri commerciali non bastassero ad affliggere i messinesi. Per non dimenticare la gestione dei mercati, l’arredo urbano e i cimiteri: business che fanno gola alla criminalità. Ma è mai possibile che non importi a nessuno? No, non importa perché è più importante il proprio interesse rispetto alla città. Non a caso solo da queste parti ci si candida alle primarie per fare il sindaco e poi si fa il diavolo a quattro per la presidenza del quartiere: roba da matti! Io voglio fare il sindaco, ma anche altro, pur di campare: che tipo di amministrazione potrebbero garantire gente così? Non certo quella che vuole il bene di tutti: dal più grande al più piccolo. Che parla guardando negli occhi chiunque e si batte per tutelare gli ultimi. Scusate: ma dove l’avete trovati questi piccoli geni della politica? Sicuramente al bar sotto casa. Rottamazione per rottamazione perché non indignarsi sullo scandaloso fatto che non c’è limite al ridicolo nella circonvenzione dell’elettore? Rottamazione per rottamazione, perché non farla sui folcloristici candidati che si spacciano per moralizzatori dei costumi quando sono peggio del male che vorrebbero combattere? No, la predica non si addice al concorsone delle Amministrative dove c’è l’imbarazzo della scelta quasi fossimo al mercato. Con drammi umani inenarrabili. Di solito queste parate finiscono con una chiusa solenne. Quella più in voga è: io voto Accorinti perché è No Ponte. Certo, è un punto di vista, ma se il Ponte non c’è e non ci sarà mai, perché bisogna per forza avere un sindaco No Ponte al Comune: solo come talismano? Messina ha tanti di quei problemi che l’interesse collettivo dovrebbe avere la meglio su quello personale, ma allora c’è da chiedersi perché si continua a prendere in giro i cittadini con falsi problemi. Messina ha perso tante occasioni per colpa di falsi profeti l’idea di riesumare i progetti morti fa solo il gioco del SISTEMA. L’idea di rifare la divisione della comunità in buoni e cattivi aiuta l’interesse personale. Accorinti non sarà mai sindaco ma aiuterà a far perdere voti ai grillini. Dunque è utile alla causa, come i rottamatori: alla fine i conti tornano sempre. È evidente che l’ingresso del Movimento 5 Stelle ha creato spaccature, che il SISTEMA MESSINA tira da una parte e Maria Cristina Saija da un’altra.