Radio Zanca: Basterà una bandiera No Ponte per recuperare la verginità?

La sollecitazione è stata fatta con dolore, ma è stata fatta: chi ha fede nella politica deve spendersi. E così, dissesto o non dissesto, il SISTEMA MESSINA, nella sua veste di ORGANO DECISIONALE, ha rotto ogni indugio e invitato esplicitamente le Istituzioni a non fare chiarezza sui conti in rosso di Palazzo Zanca. Milioni in più, milioni in meno, porca miseria ci sono cose più importanti che bollono in pentola e che hanno la priorità sulle responsabilità amministrative. Sono così tanti gli "amici coinvolti in vicende giudiziarie" che il SISTEMA non può permettersi di perdere altri pezzi funzionali alla macchina amministrativa cittadina. Dunque, bisogna tacere sui debiti o pensare in grande? La domanda sorge spontanea dato che il SISTEMA alle prossime votazioni per il Comune schiera diversi candidati così da pararsi il culo se il cittadino dello Stretto decide di voltare pagina: il SISTEMA è il potere ma anche forza d’opposizione. Nel Belpaese scoppia la protesta e la LOBBY DELLO STRETTO non può farsi trovare impreparata. Se Grillo si dice pronto alla marcia su Roma, il SISTEMA è ai nastri di partenza per la passeggiata su quel che resta di Messina. E così ci chiediamo sperando di non suscitare l’ira degli ultras di Renato Accorinti: è l’inizio di una rivoluzione delle coscienze, o finirà per essere soltanto una mossa formale per salvare la Lobby dello Stretto da peggiori conseguenze d’immagine? E del resto i cervelli pensanti del SISTEMA non avevano mai nascosto la volontà di "salvaguardare prima di tutto la dignità del padrone" a dispetto degli equilibrismi cittadini. Ma per il momento, il tono amichevole e sofferto della comunicazione, non ha intenerito gli animi degli ultimi: troppe sono state le ferite inferte alla comunità che non basta una bandiera No Ponte come foglia di fico per recuperare la verginità perduta. Crollato il regime le ruberie si vedono a occhio nudo al di là di ogni difesa del fortino “COMUNE”. La politica è una cosa, l’affare personale un’altra. Il succo della questione è che purtroppo i processi giudiziari non seguono quasi mai quelli giornalistici. A Messina c’è una questione aperta sull’uso improprio degli esperti in politica: se ne abbiamo individuati così numerosi ci spiegate perché la città è senza una guida? Della precedente amministrazione ci restano indelebili ricordi: le buche sulle strade, l’erba alta a ogni angolo della città, le magnifiche conferenze stampa che parevano comizi elettorali. E ogni volta l’idea che ci facevamo era di incompetenza, arroganza, irresponsabilità nel rapporto con i cittadini senza nome. Oggi si sono accorti che avevamo visto giusto. E hanno giocato la carta “Accorinti”: una trappola micidiale. Se questo è quel che proponete come alternativa, beh, spiace dirlo, ma siete al capolinea…