Il volo del calabrone è un mistero. Taluni sostengono che è geneticamente nato per volare, altri che non vi è spiegazione alcuna alla possibilità del volo. Insomma, il calabrone volando viola o no leggi della fisica o dell’aerodinamica? Anche se il mito sembra essere stato sfatato secondo scienza, un aforisma a quanto pare del pioniere della aviazione Igor Ivanovic Sikorskij, erroneamente attribuito al fisico e filosofo Albert Einstein – è rimasto celebre. "La struttura alare del calabrone (bombo in originale), in relazione al suo peso, non è adatta al volo, ma lui non lo sa e vola lo stesso." Sembra un inno alla forza di volontà. Il "nostro" Calabrò – dal mio osservatorio – non riesce a volare. Ho contribuito a costruire una lista pro-Calabrò chiedendo al candidato Sindaco di librarsi in volo e di volare alto. La lista della Farfalla è stata concepita per dotare di ali efficaci il corpo della coalizione. Ali di passione, entusiasmo, vivacità, colore, bellezza, libertà e partecipazione sono state però misconosciute. La Farfalla non è stata coinvolta nella elaborazione del programma (ancora raccolto nelle segrete intestina del "corpo" decisionale e/o "comunicazionale" di Calabrò). Alla Farfalla sono stati sottaciuti i nomi degli assessori designati. La Farfalla non è stata ascoltata nella richiesta di nomina di tutti gli assessori in prima battuta (per evitare sorprese non gradite, tra le quali lo scivolamento delle liste del consiglio comunale). Alla Farfalla non è pervenuta adesione ai contenuti del documento e dell’appello da noi diramati. In un documento a firma congiunta mia, di Giuseppe Grioli, Salvatore Chiofalo e Maurizio Palermo dicevamo che "L’impegno nostro nel sostegno della candidatura di Calabrò sarà proporzionale alla capacità del candidato sindaco di unirsi e librarsi in autonomia, presenza di spirito, onestà intellettuale, lettura del momento, aspettativa del tessuto di centro-sinistra (non racchiuso nelle segreterie di deputati) e risposta alle istanze di cittadine e cittadini che rivendicano discontinuità e speranza". Non riesco a prevedere la vita della Farfalla … ma meglio un giorno da Farfalla che cento anni da Calabrò(ne). Le ali della Farfalla sono molto più grandi del suo corpo. Così descriveva Herman Hess la farfalla:
“Bisogna essere ciechi o estremamente aridi se alla vista delle farfalle non si prova una gioia, un frammento di fanciullesco incanto, un brivido dello stupore goethiano. E certo ve ne sono buoni motivi. La farfalla, infatti, è un qualcosa di particolare, non è un animale come gli altri, in fondo non è propriamente un animale ma solamente l’ultima, piú elevata, piú festosa e insieme vitalmente importante essenza di un animale. È la forma festosa, nuziale, insieme creativa e caduca di quell’animale che prima era giacente crisalide e, ancor prima che crisalide, affamato bruco. La farfalla non vive per cibarsi e invecchiare, vive solamente per amare e concepire, e per questo è avvolta in un abito mirabile, con ali che sono molte volte piú grandi del suo corpo ed esprimono, nel taglio come nei colori, nelle scaglie e nella peluria, in un linguaggio estremamente vario e raffinato, il mistero del suo esistere, solo per vivere piú intensamente, per attirare con piú magia e seduzione l’altro sesso, per incamminarsi piú splendente verso la festa della procreazione. Tale significato della farfalla e della sua magnificenza è stato avvertito in tutti i tempi e da tutti i popoli, è una rivelazione semplice ed evidente. E ancora piú è divenuta, da festoso amante e splendente metamorfo, un emblema sia dell’effimero come di ciò che dura in eterno, e già in tempi antichi fu per l’uomo paragone e simbolo dell’anima.” Peppe Grioli, ieri su facebook, dichiarava " … ancora scelte non concertate e calate dall’alto sui quartieri, sulla composizione delle liste e sul programma. Non siamo noi a volere creare contrapposizioni e chi vuole continuare su questa strada è chi li genera. Abbiamo offerto il contributo di una lista chiedendo solo buona politica. Non ci appartiene questo modo di fare politica. Per le nostre scelte combatteremo fino alla fine". Fino alla fine ci batteremo per sostenere il battito d’ali della Farfalla, scommettendoci sul risultato della lista e dei nostri candidati. In una trasmissione televisiva avevo lanciato uno spot per Calabrò … ma è rimasto il Calabrò(ne) delle primarie. Il suo "corpo" avversa, contrasta, zavorra il valore del suo spirito e del suo ideale di popolo (e non di potere). Se Felice Calabrò si fosse consultato o avesse ascoltato la Farfalla, avrebbe indicato da subito in squadra di governo gli assessori a cui affidare le deleghe al risanamento economico finanziario e alla crescita socio-economica (in unità di intenti per l’occupazione e lo sviluppo). Ora a Peppe Grioli e a tutti coloro (le numerose e diverse competenze, le professionalità, le esperienze, le intelligenze) che hanno so-spinto e accompagnano il volo della Farfalla … io aggiungo e dico che ho preso atto del zero di considerazione nei nostri confronti da parte del Calabrò(ne) e della cecità e aridità che lo circonda. Pertanto, nel rispetto delle posizioni di ciascuno, coerentemente con quanto scritto, il mio impegno nei confronti del candidato Sindaco "apparentato" sarà proporzionale alla sua considerazione (cioè zero). Ne prenda atto. D’altronde il mio voto è uno, libero, uguale e … pubblico. Il suo "corpo" ne può fare a meno ma "anche il limite ha una pazienza" (Antonio de Curtis in arte Totò). A presto (dopo il 10 giugno).
Emilio Fragale