Il clima che si respira, per chi costretto a viaggiare quotidianamente, è davvero allarmante.
Entrando nello specifico, l’immobilità, e la decadenza di due stazioni, del tratto ferroviario, due importanti collegamenti, due villaggi, quali Tremestieri e Galati, soffrono di questo abbandono, tra disservizi frequenti, Minuetto spesso soppressi, orari che non agevolano i lavoratori al mattino, e gli studenti che per spostarsi nei villaggi, devono attendere ore, salvo qualche cambio dell’ultimo momento. Inoltre, da sottolineare l’emergenza urbana, inerenti le due stazioni in questione, tra erbaccia incolta cresciuta a dismisura, e sacchi abbandonati dall’estate del 2012, dopo l’ultima potatura, mai raccolti e lasciati lì, nella stazione di Galati; cartelli toponomastici riversi nelle aiuole, dovunque spazzatura, una sorta di discarica con carcasse di rifiuti elettrici … Dalle foto che alleghiamo, un cantiere aperto più che l’aspetto decoroso di una stazione.
Altro punto dolente, gli ascensori, mai messi in funzione, che danno un aspetto spettrale, dopo anni di inutilizzabilità.
Per ultimo, la questione sociale più importante, che rende questi punti di collegamento per chi viaggia, delle vere zone a rischio, nei cosiddetti sottopassaggi, ove bande di giovani, si riuniscono a fare baldoria, bere, fumare e spacciare, in special modo nella stazione di Galati, intorno le 07,20 del mattino, dove chi, malauguratamente si trovi lì in attesa del treno, è costretto a “respirare” le ondate di fumo provenienti dal sottopassaggio, salvo poi, veder risalire questi baldi giovani, pronti ad affrontare un altro giorno di scuola, carichi dell’effetto di sostanze stupefacenti. Più volte, allertata la Polizia, non è mai intervenuta; stamattina, (24 maggio), i cassonetti all’interno della Stazione di Galati, sono stati dati alle fiamme, da questi individui, ma i pompieri non si sono visti, malgrado SpazioMessina ha preventivamente chiamato. Purtroppo non arriva un chiaro segnale, da parte di nessuno, per smantellare questa triste realtà che va sempre più a porre nuovi scenari inquietanti, senza dimenticare il suicidio di un giovane, nell’Aprile 2012 nel terzo binario della stazione Galati, sempre più desolata, e abbandonta, nonostante delle telecamere siano apposte, ma – ci chiediamo, per la salvaguardia di chi?
Un esposto verrà presentato dal Comitato presso la Procura della Repubblica.
Salvatore Piconese