“Alle ore 17.50, nella località di Tremestieri mi ritrovavo avvolto da una densa nuvola nera con la mia famiglia presso l’abitazione di mia madre. Messi a sicuro i miei famigliari, percepito immediatamente il pericolo che qualcosa di grave stava accadendo all’interno della fabbrica ex Sanderson, allertavo alle 17.51 il 113, il 115 e il 112 le forze dell’ordine tutte, sollecitandone vivamente un immediato intervento. A dichiararlo il Consigliere Comunale Ivano Cantello, che è stato il primo ad allertare le forze dell’ordine – ringrazio sin d’ora, dice lo stesso, tutti gli appartenenti le forze dell’ordine intervenute, in particolare i Vigili del Fuoco, che con pochi uomini e mezzi, come al solito, a rischio della loro vita, si sono prodigati a fare l’impossibile malgrado la difficile situazione che rendeva non poco semplice l’azione dominante delle fiamme che intanto erano propagate in diversi punti difficilmente raggiungibili, contemporaneamente.
Sono indignato – prosegue Cantello – questa gravissima tragedia poteva essere evitata – un’ area al centro di un’ inchiesta giudiziaria e sottoposta a sequestro ove è depositato materiale pericolosissimo per la salute pubblica e ambientale, è stata lasciata alla mercé di balordi che hanno provocato un danno di non poco conto. Sono arrabbiato – prosegue Cantello – le Istituzioni non intervengono a certi livelli per potenziare tutti gli organici dei servizi di prevenzione e soccorso urgente sul territorio, in quanto le stesse vivono nella convinzione che tutto ciò è sufficiente a dare garanzia alle situazioni emergenziali che dovessero proporsi. (Vi allego nota del Ministero degli Interni che dichiara che gli organici nella città di Messina sono a posto. Oggi a me ed ai giornalisti presenti non è sembrato così)
Una tragedia che poteva essere evitata, se chi di competenza, in relazione alla potenziale gravità della situazione avesse preso gli opportuni provvedimenti, anche perché non era la prima volta che un incendio fosse stato appiccato all’interno della ex fabbrica.
Purtroppo – conclude Cantello – Messina e i Messinesi come sempre sono abbandonati a se stessi, e quello che è accaduto oggi né è la nuda e cruda realtà, che vede come risposta un muro di silenzio.