RADIO ZANCA: Enzo Garofalo, Felice Calabrò e Renato Accorinti

La Lobby dello Stretto è ammirevole. Una volta bloccava ogni possibile contesa intorno alle imprese e ai gruppi d’affari messinesi. Una volta rassicurava, proteggeva, e se era il caso, salvava le famiglie, i diritti dinastici, le ordinate successioni, timonieri e manager scelti dai soliti nomi del salotto buono della cosiddetta messinesità. Ora invece la Lobby dello Stretto destabilizza, innova, sblocca il mercato organizzando la cabina di regia delle scalate istituzionali e non. Ciò che era prima fisso, scolpito nella pietra rugosa delle vecchie dinastie e dell’antico monopolio della Cultura ora è fluido, mutevole, contendibile. Se la Lobby ci aiuta a vivere in un luogo in cui c’è posto per alcune grandi famiglie autorevoli, che hanno la loro da dire, ma in un contesto borghese e proprietario e manageriale più ricco e versatile, meno rigido e bolso, meno punitivo per le ambizioni di gruppi piccoli e medi, meno prevedibile e costrittivo nel suo regime, bene, merita i complimenti universali. Loro vedono e intervengono. Il problema, forse l’unico vero residuo dopo l’affermazione di messinesità consiste nel capire, ciò che non è affatto facile allo stato degli atti, se abbiamo assistito al primo capitolo di una storia nuova, sulla via di una normalizzazione guidata da regole più salde e certe, o all’ultima puntata di una vicenda vecchia, in cui quel che conta è il fatto politico che consente a uomini di nuova osservanza di sostituire i vecchi e riottosi protagonisti, ma alle stesse condizioni e sotto lo stesso cielo di ieri. La campagna elettorale per decidere il nuovo sindaco offre scenari incredibili: persino i sostenitori di Renato Accorinti sanno bene quanto conti l’alleanza con il potere lobbistico in un luogo con una cultura del mercato controllata ma ancora rachitica. E infatti qualcosa è cambiato nel loro modo di agire, di fatto sono normalizzati. Ma tutto sommato siamo ancora nella regola e un po’ di contrappasso, fa parte del gioco della vita dello Stretto. Come andrà a finire la partita per il Comune di Messina? La Lobby gioca su tre fronti: Enzo Garofalo, Felice Calabrò e appunto Renato Accorinti. Se uno dei tre dovesse vincere, il SISTEMA continuerà a comandare (male) la città. Gestirà il mattone come l’ambiente, la salute come l’antimafia: bisognerà solo attendere il prossimo giro di boa.