Caro Direttore,
la città di Messina ha un nuovo sindaco: si tratta di Renato Accorinti, professore di educazione fisica, ambientalista convinto e primo dei sostenitori del movimento “No Ponte”. L’astensionismo del secondo turno ha indubbiamente favorito il Professore, giacché l’elettorato del rivale Calabrò presente in massa al primo turno (forse per favorire il cugino, il nipote o il vicino di casa presenti nella Lista “Felice per Messina” al primo turno) ha preferito disertare le urne in questo ballottaggio; viceversa l’elettorato di Accorinti ha mostrato maggiore determinazione.
A sorpresa ma non troppo, il professore ambientalista si è imposto con il 52,67% di preferenze, contro il 47,33% del rivale Felice Calabrò. Le ragioni dell’insuccesso del candidato di centrosinistra, Calabrò, vanno ricercate nell’astensionismo che ha caratterizzato questo ballottaggio. Adesso è il tempo dell’entusiasmo e dei festeggiamenti in casa Accorinti, ma presto sarà il momento dei fatti, che dovranno occupare il posto di chiacchiere e ideologie facili.
La mia personalissima previsione vede il neo-sindaco terminare il mandato entro Natale. Le teorie ambientaliste del "professore" si scontreranno presto con la realtà messinese: già immagino qualche sit-in di protesta per bloccare un ipotetico inceneritore, reo di inquinare la natura circostante. Chissà cosa penserà il messinese-medio quando vedrà i cassonetti sovraccarichi di spazzatura? Accetterà la situazione con ambientalistica filosofia o inizierà a imprecare energicamente contro l’amministrazione comunale?
Di certo ad Accorinti mancano gli appoggi politici dei poteri forti e massonici che da sempre caratterizzano la città dello Stretto. Sono inoltre assenti punti di riferimento a Roma: a chi si rivolgerà il nostro "professore" quando gli saranno negati finanziamenti? Anche se il nuovo sindaco si dichiara pronto a incatenarsi davanti ai Palazzi che faranno ostruzionismo, il suo percorso politico nasce in salita. Sono davvero curioso di scoprire in che modo il "sindaco ambientalista" riuscirà a coniugare le esigenze di una città vicina alla bancarotta con le rivendicazioni di natura ambientale dello zoccolo duro del suo elettorato.
Fabrizio Vinci