Dichiarazione congiunta del Presidente di Confindustria Messina, Ivo Blandina, e del Presidente di Confindustria Reggio Calabria, Andrea Cuzzocrea.
Apprendiamo con estrema preoccupazione dagli organi di stampa dell’esito del bando per il servizio di collegamento veloce tra Sicilia e Calabria, che vede rinnovato solo fino a fine anno il solo collegamento tra Messina e Villa San Giovanni. Questo significherebbe la cancellazione della frequentatissima tratta Messina – Reggio Calabria, che nel corso degli anni ha risposto ad una forte esigenza di mobilità tra i due centri. La tratta nel corso degli anni ha consentito il consolidamento di una vera e propria area metropolitana estesa che vede le persone sfruttare ogni giorno indistintamente i servizi erogati da scuole, università, ospedali ed attività commerciali delle due sponde dello Stretto, con un alto tasso di pendolarismo quotidiano.
Il bacino di utenza diretta vede collegate due provincie che, insieme, superano il milione e duecentomila abitanti, con i due capoluoghi che, loro soli, assommano trecentomila cittadini, ed un aeroporto che muove cinquecentomila passeggeri l’anno e che, qualora non venisse ripristinato il servizio da Reggio, risulterebbe completamente scollegato. Sembra assurdo e paradossale che, mentre nel capitolo Infrastrutture dei Fondi Europei rimangono centinaia di milioni di euro non spesi, non sia possibile trovare poco più di dieci milioni di euro l’anno per assicurare un servizio essenziale che è assolutamente assimilabile ad un’infrastruttura di mobilità urbana. La cancellazione della tratta avrebbe un impatto gravissimo sull’economia dell’area, non essendovi peraltro alcuna alternativa: Bluvia non trasporta passeggeri, le navi che trasportano i treni non accettano passeggeri a piedi, le navi di Caronte e Tourist hanno una capacità limitata a pochi passeggeri oltre a quelli trasportati dalle auto e dai mezzi pesanti, ed il tutto si aggiunge alla penalizzazione dei collegamenti causata anche dal drastico taglio della lunga percorrenza ferroviaria. Chiediamo al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti di intervenire in modo deciso e definitivo su questo capitolo, prevedendo non solo l’indispensabile ripristino della tratta Messina – Reggio Calabria, ma anche garantendo un rifinanziamento complessivo che consenta di dare stabilità ad un servizio di mobilità urbana ormai imprescindibile. I tre milioni di euro inizialmente stanziati per la copertura dei costi fino a fine anno, e l’assenza di certezza di un successivo rinnovo, non sono una risposta accettabile: le risorse inizialmente disponibili, pari a nove milioni di euro l’anno, a consuntivo, non sono risultate in grado di coprire anche l’assoggettamento ad IVA del contratto, la richiesta di incremento di un’unità di equipaggio, ed il notevole incremento del prezzo del gasolio.
Penalizzare così fortemente un servizio che, fin dalla sua istituzione ha assicurato la continuità territoriale tra le due sponde dello Stretto sarebbe un colpo insopportabile per l’economia dei due territori.
Riteniamo indispensabile che venga valutata la possibilità di un’integrazione del rifinanziamento coerente alle esigenze di un servizio il cui mantenimento è essenziale per i cittadini e per i turisti e che va, anzi, potenziato e reso continuo negli anni secondo i piani originari dell’ex-Ministro Bianchi, con l’introduzione di ulteriori attracchi ed il relativo riequilibrio del traffico urbano nelle due città.