Il Consigliere Comunale dell’Udc Libero Gioveni denuncia lo stato di assoluto degrado in cui versa il viale della Libertà nelle adiacenze degli imbarcaderi.
Lo "spettacolo" per i turisti che specialmente in questo periodo offre la nostra città in una sua zona nevralgica non è certamente dei migliori.
L’elenco è abbastanza lungo: non volendo quasi considerare la Passeggiata le cui dimensioni degli alberi fanno davvero gridare allo scandalo (vi sono tratti in cui è persino difficile transitare a piedi visto che i grossi rami sfiorano il pavimento), di certo rappresenta il classico "pugno nell’occhio" il degrado presente nell’area dell’ex Gasometro, le cui ringhiere mostrano quanto di più squallido si possa vedere, con erbacce alte più di un metro, transenne e "new jearsy" buttati alla rinfusa e rifiuti sparsi ovunque! Se poi si pensa – prosegue Gioveni – che quest’area è giornalmente presenziata da dipendenti di Palazzo Zanca, la gravità del fatto non può che essere più rilevante!
In tema di rifiuti non sta di certo meglio la fermata del tram in corrispondenza dell’ingresso secondario dell’area fieristica, che risultando sempre affollata di utenti avrebbe certamente bisogno di un’attenzione maggiore da parte di Messinambiente. La potatura degli alberi, poi, da queste parti è proprio una "kimera"! Il consigliere Udc fa riferimento in particolare agli alberi prospicienti la chiesa di San Francesco di Paola, i cui grossi rami ne sfiorano la facciata principale! Per non parlare poi degli alberi davanti all’ex Gasometro alla cui base le alte erbacce completano il quadro desolante già descritto per quest’area, mentre alcuni rami sfiorano pericolosamente addirittura la linea elettrica della tranvia!
A tutto questo poi si aggiungano i perenni odori nauseabondi presenti in questo tratto di strada che certamente dispone di una condotta fognaria non proprio efficiente nonostante sia stata attenzionata dall’Amam più volte nel recente passato.
Insomma, uno scenario certamente squallido in una zona da "bollino rosso" della città – conclude Gioveni, che si appella quindi al Sindaco Accorinti e all’assessore all’arredo urbano Ialacqua certamente sensibili alla cura del verde e dell’ambiente – che non può che "macchiare" quanto di buono finora si era fatto con metodi partecipativi in tema di decoro urbano e pulizia di spiagge e aiuole.