Come faremo noi messinesi senza la spazzatura per strada e il verde pubblico stile SAVANA e senza quella sigla così familiare “stiamo ripulendo la città per voi” recitata con autentica passione dall’assessore di turno in compagnia dell’allegra corte al seguito? Dovremo accontentarci della versione rivoluzionaria del neo assessore all’ambiente e all’arredo urbano, Daniele Ialacqua che promette di rivoltare la città come un bravo netturbino.. o ci resteranno i veri Verdi, il vero Maurizio Rella, l’autentico Andrea Carbone. Ebbene sì, almeno per il momento. La discarica città chiude, la banda suona a festa. Ma la sporcizia resta per le strade e nelle piazze. Spazzatura tra quello che si promette e ciò che si realizza, poco o nulla. Puzza di urina in molti luoghi pubblici perché la politica ha dimenticato come si fa a mantenere ordinata la città. Quel che restano sono gli avanzi di un mestiere andato in malora: l’amministratore pubblico. D’accordo, ognuno cerca di tirare a campare come può, come meglio non potrebbe ma l’amministratore è qualcosa di più. La lotta al sacchetto per strada è davvero una vicenda complessa, nella quale si mescolano dabbenaggine, un soffio di olezzo e mala politica. Così oggi si ritorna a promettere rigore, pulizia, conti trasparenti: la solita musichetta. Accorinti e la sua Giunta non hanno inventato niente ma solo ripreso un vecchio motivetto tanto caro alla politica: spararle grosse! La discarica città chiude, ma per settimane continuerà la sceneggiata dei buoni che scovano i cattivi salvo poi cercare accordi per tenere i piedi in più staffe. Nella truppa dei rivoluzionari ci sono ancora dei combattenti? A noi pare che si sono già cambiati d’abito e indossato nuove maschere.