di Alberto Acquaro
A seguito della precedente lettera aperta (Un’altra Politica) per aiutare nel non facile compito di giudicare se una persona ha le potenzialità di un buon Politico, indichiamo di seguito alcune caratteristiche che essa non deve avere, aiutando allo scopo con esempi di persone note: Vocazione all’astuzia – Qui si allude a un "abito mentale" e non al fare i furbi occasionalmente, cosa che accade a tutti noi. Si tenga presente che l’astuzia è un pessimo surrogato dell’intelligenza. Una persona con vocazione all’astuzia non è intelligente e quindi come politico procura grandi guai al Paese. Mancanza di dedizione totale negli impegni assunti – Assumendo un impegno politico si mette in gioco il benessere di migliaia, milioni di Cittadini e quindi ciò comporta un grande e costante impegno. Se l’impegno, a esempio, consiste nel fare il Sindaco di Firenze, a maggior ragione, il compito è gravoso. Non si comprende come Matteo Renzi possa curare Firenze, sempre impegnato in altre cose (primarie PD con relativi, continui impegni elettorali, etc.. . . ). Vivendo in Firenze, siamo testimoni attendibili dei risultati, a esser molto buoni, mediocri del Sindaco. Avrebbe dovuto seguire l’esempio di Ignazio Marino, che ha iniziato l’impegno elettorale per la guida di Roma solamente dopo le dimissioni come Senatore. L’ambizione di Renzi alla guida dell’Italia fa tremare. Tendenza all’accumulo illimitato di denaro – Se accoppiata a quella della "vocazione all’astuzia", tale tendenza procura enorme ricchezza. È quanto accaduto nel ventennio di Berlusconi politico. Le ricchezze enormi si possono conseguire solamente rubando a una quantità enorme di persone, di Sinistra, di Centro e di Destra, sì, anche a quei poveri sprovveduti che votano per lui.