Scongiurare l’emergenza e fare fronte unico tra la società mista Tirrenoambiente, che gestisce la discarica di Mazzarrà Sant’Andrea, e il comune di Messina, chiedendo l’intervento straordinario del Presidente della Regione Siciliana, on. Rosario Crocetta. E’ quanto emerso a conclusione dell’incontro avvenuto oggi pomeriggio nel corso della riunione straordinaria del Consiglio di Amministrazione di TirrenoAmbiente, cui hanno partecipato il sindaco, Renato Accorinti; il vicesindaco, Guido Signorino; l’assessore all’ambiente, Daniele Ialacqua; il primo cittadino di Mazzarrà Sant’Andrea, Salvatore Bucolo; il presidente di Tirrenoambiente, Antonello Crisafulli; i membri del Consiglio di amministrazione, Carlo Noto La Diega, Giuseppe Tortora e Filippo Perdichizzi; i membri del collegio sindacale, Giovanni Torre e Carmelo Alosi; e tra i soci privati della medesima società, Giuseppe Antonioli. “L’Amministrazione comunale dal suo insediamento – hanno dichiarato congiuntamente Accorinti, Signorino e Ialacqua – ha sostenuto sforzi immani testimoniati dal pagamento di quasi due milioni di euro per garantire i costi correnti dello smaltimento dei propri rifiuti, l’impegno a far votare la delibera per accedere al fondo di rotazione della regione, l’indicazione di un percorso virtuoso nell’ambito della strategia rifiuti zero. Un atto dovuto e di rispetto verso la città, ma adesso il Comune non ha più disponibilità di cassa. Non possiamo neanche pretendere dalla società Tirrenoambiente ulteriori sforzi economici. È fondamentale che il governo regionale oggi prenda coscienza di un problema che non può più essere rinviato. La necessità di ultimare gli impianti sul territorio di Mazzarrà Sant’Andrea, con il trattamento dell’umido, è importante anche per quel percorso virtuoso intrapreso dall’Amministrazione comunale. Non si può più attendere”. La società mista Tirrenoambiente, attraverso i suoi rappresentanti, ha dichiarato che “non può più sostenere i cosi di gestione, dal pagamento del personale all’eco tassa sui corrispettivi non incassati, all’oneroso costo di smaltimento dei percolati. È necessario allora individuare soluzioni concrete non solo per Messina ma per tutta la provincia”.