Dubbi e singolarità riscontrate sul bando di gara relativo realizzazione e al potenziamento sistema informativo Dipartimento Cimiteri

Il sottoscritto Libero Gioveni, nella qualità di consigliere comunale, in riferimento al bando di gara indicato in oggetto e nel giorno in cui riprendono i lavori inerenti alla medesima gara, intende significarVI quanto segue:

Il Dirigente del Dipartimento Cimteri ing. Domenico Manna ha inteso emanare un bando di gara denominato "Investimento per il servizio necroscopico-cimiteriale relativo alla realizzazione e potenziamento del sistema informativo del Dipartimento Cimiteri del Comune di Messina", per partecipare al quale le ditte interessate dovevano far pervenire le offerte entro le ore 9,00 del 1 agosto scorso.

Ebbene, posto che per quanto possa tecnicamente capirne lo scrivente appare certamente rilevante l’importo a base d’asta stabilito rispetto alla tipologia di lavori da eseguire (trattandosi anche in parte di un potenziamento dell’esistente e non certamente di una integrale nuova realizzazione del sistema informativo), ciò che desta certamente scalpore dall’indagine effettuata dal sottoscritto, è soprattutto che a presentare le relative offerte pare ci abbia pensato una sola ditta visto che agli atti sembra risulti un solo plico presente alla succitata data di presentazione.

Da questo episodio obiettivamente curioso e inusuale per una gara d’appalto, non poteva non sorgere in chi Vi scrive il naturale e consequenziale interesse ad approfondire i contenuti del bando di gara e a tal proposito, dopo uno screening sommario dell’atto, sono emerse delle "singolarità" che mi spingono a chiedere la revoca in autotutela del bando di gara e a formularne eventualmente uno nuovo.

Non volendo citare espressamente e volutamente alcuni articoli del capitolato degli oneri che evidenziano delle inconsuete restrizioni e peculiarità nei requisiti minimi da possedere per la partecipazione alla gara, in particolare, da un esame dell’art. 12 ai commi b), c) e d) dello stesso capitolato, emerge una palese convergenza unidirezionale (quasi "ad personam") che non dà praticamente scampo ad eventuali altre aziende che intenderebbero proporsi per l’aggiudicazione dell’appalto (svilendo un po’, quindi, anche lo spirito della partecipazione e della libera concorrenza propri di un bando di gara).

Se poi a questo si aggiunge anche il fatto che:

1. SI RISCHIA concretamente che i partecipanti alla gara esprimano un eccessivo ribasso d’asta (anche più del 50% !!!) visto l’importo complessivo molto alto, con tutto ciò che ne può conseguire in termini di qualità del servizio reso;

2. MANCANO nel bando elementi volti a determinare le eventuali responsabilità della ditta aggiudicataria e i consueti termini di scadenze relativi alle attività richieste;

3. MANCANO i riferimenti ad eventuali penali per ritardi nella consegna dei lavori o per l’inosservanza delle procedure tecniche, propri di un normale bando di gara;

4. MANCANO i riferimenti alle modalità di collaudo e di verifica, anch’esse proprie di un bando di gara,

risulta facile comprendere i motivi che hanno indotto il sottoscritto a richiedere la revoca in autotutela del bando oggetto della presente, a garanzia della trasparenza degli atti amministrativi e della piena legalità, specie perché trattasi di un delicato settore (quello dei Cimiteri) che purtroppo, come è noto, negli ultimi anni ha lasciato parlare di sé per fatti di cronaca passati anche al vaglio della Magistratura.

Pertanto, in virtù di quanto sopra esposto, il sottoscritto consigliere comunale

I N T E R R O G A

le SS.LL. in indirizzo al fine di conoscere se intendano:

1. approfondire l’esame del bando in questione per i motivi sopra esposti prima che la fase dell’aggiudicazione provvisoria termini con la firma del contratto;

2. valutare la possibilità, dopo aver accertato i dubbi e le singolarità evidenziate dallo scrivente, di revocare in autotutela il bando di gara invitando il Dirigente competente a redigerne uno nuovo con minori restrizioni nei requisiti per la partecipazione che favoriscano una più ampia partecipazione.