L’incontro recentemente svoltosi tra la delegazione dell’amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Accorinti, e l’assessore regionale alla Sanità Lucia Borsellino, sembra aver aperto uno spiraglio, forse insperato, rispetto ad una condizione di degrado, quella dell’ex Ospedale Margherita, rendendo ancor più viva la necessità di adottare una strategia complessiva per l’assetto e lo sviluppo dei servizi sanitari a Messina. Se infatti, da una parte, con molto rammarico apprendo che è stata confermata la volontà di trasferire la risonanza magnetica dall’ex ospedale Margherita a Barcellona, dopo che sono state impiegate, o meglio, sprecate ingenti risorse economiche, dall’altra sono incoraggiato dalle importanti dichiarazioni dell’Assessore Borsellino circa la disponibilità di concedere in comodato d’uso gratuito al Comune l’ex nosocomio del viale della Libertà, purché Palazzo Zanca presenti validi progetti per quelle aree, nonché dalla volontà di aprire un dibattito sullo sviluppo e la destinazione dei locali di Via del Vespro e dell’ospedale Piemonte. Da medico e da consigliere comunale ritengo che nel settore sanitario Messina da troppo tempo appare perdere servizi, investimenti, posti letto, professionalità costrette ad emigrare altrove. Sintomatiche le vicende oltre che dell’ex ospedale Margherita, chiuso da oltre dieci anni, autentico monumento in pieno centro all’insipienza e allo spreco, anche dell’attuale ospedale Piemonte, presidio situato nel cuore della città ma fortemente depotenziato e con evidenti problemi strutturali. Per questo auspico che la promessa del Sindaco di apertura di un tavolo tecnico/politico non rimanga l’ennesima illusione che la città subisce ma rappresenti un cambiamento di rotta. Esorto l’amministrazione ad invitare, alla luce del principio della partecipazione, più volte professato in campagna elettorale, tutte le amministrazioni cittadine competenti in materia sanitaria, per realizzare un progetto il più largamente condiviso, perseguendo gli obiettivi di salvaguardare e promuovere l’efficienza della rete dei quattro presidi ospedalieri esistenti (A.S.P. 5, I.R.C.S.S. Centro Neurolesi, A.O.U. Policlinico, A.O.O.R. Papardo-Piemonte), in modo da garantire a tutti i cittadini l’accessibilità a servizi sanitari di qualità. Auspico,inoltre, che si promuova lo sviluppo di quelle eccellenze e quelle professionalità, già esistenti a Messina, che possono essere punto di riferimento a livello regionale e nazionale, oltre alla realizzazione di strutture sanitarie adeguate per settori finora trascurati come la riabilitazione, la lungodegenza e le cure palliative. Un’ opportunità per offrire servizi sanitari adeguati ai messinesi, per tornare ad essere punto di riferimento per una bacino d’utenza ben più ampio, valorizzando le grandi professionalità esistenti e promuovendo nuove opportunità occupazionali. Per questo è cruciale che il Comune, Sindaco in testa in quanto prima autorità sanitaria cittadina, si riappropri, anche per ciò che riguarda la salute dei cittadini e la programmazione dei servizi sanitari, del proprio ruolo di ente esponenziale di una comunità.
Fabrizio Sottile
Consigliere Comunale di Messina
Capogruppo SiAmo Messina