Tredici lavoratori con la lettera di licenziamento già in tasca. Altri dieci che rischiano di vedersela presto recapitata. Sono gli operatori dell’Ati composta da Cofely e ManutenCoop che ha avuto in appalto, sino allo scorso 15 settembre, la gestione e manutenzione degli impianti dell’Azienda Ospedaliera Papardo-Piemonte. L’appalto continua in regime di prorogatio essendo quello ospedaliero un servizio pubblico essenziale ma “formalmente la proroga vera e propria non è arrivata – spiega Antonino Alibrandi, segretario provinciale della FIM Cisl di Messina – nonostante oltre un mese il direttore generale Armando Caruso aveva assicurato la prosecuzione sino al 31 dicembre 2013. Intanto ManutenCoop ha espletato la procedura di licenziamento collettivo per 13 lavoratori che da un giorno all’altro potrebbero essere licenziati senza nessun’altra comunicazione e senza garanzia di continuità occupazionale. Già un lavoratore non si è visto rinnovato il contratto ed è uscito fuori dal ciclo produttivo senza alcuna garanzia per il futuro”. La Fim Cisl ha già inoltrato richiesta di incontro a ManutenCoop, Cofely e all’Azienda Papardo-Piemonte per trovare una soluzione e assumere, ognuno per la propria parte, impegni a garanzia e tutela dell’occupazione. “Mi piace ricordare – conclude Alibrandi – che il personale impegnato all’interno di questo bando è essenziale per garantire l’attività di funzionamento dell’ospedale considerato che si occupano della gestione degli impianti fissi come centrali termiche, produzione di vapore, gestione impianti elettrici e tutto ciò che serve per rendere funzionale ed efficiente l’spedale e soprattutto i blocchi operatori”.