Il sindaco di Messina e la libertà: i nodi arrivano al pettine. E il caso eclatante si chiama Nina Lo Presti: consigliere eletta nella lista di Accorinti e oggi vera paladina degli ultimi. In aula si batte come una leonessa: i principi prima di tutto. Brava Nina! Però, la politica non ha rispetto per le persone libere, specie quando esprimono dissenso. E così il codazzo del sindaco la mette in croce, la boicotta. Poco spazio a Nina e qualche spruzzata di fango tanto per gradire… Per essere una Giunta che dice di voler rivoluzionare la politica si comporta come i vecchi gestori di Palazzo Zanca. Se non peggio. La verità è che non bisogna mitizzare la professione del rivoluzionario: non sono paladini della Verità con la V maiuscola. Sono professionisti di una professione complessa, che si inserisce in società civile complesse dove la libertà di stampa non è la libertà di dire quello che si pensa e quello che si vuole in ogni contesto. La libertà del rivoluzionario dal basso è più complessa ed è la libertà per ciascuno di sfruttare le potenzialità della stampa locale. Accorinti, per esempio, in questo momento è il politico più difeso dal Sistema Messina: eppure non ha migliorato di un grammo la vita dei cittadini. Che farci, si sa che la vita da queste parti è così. Magari perché è soprattutto o soltanto una banale storia di soldi. C’è la lottizzazione, il Prg, il sistema commerciale e tanta gente in pena. Magari Nina Lo Presti vorrebbe vederci chiaro su tante iniziative del suo sindaco rivoluzionario e decidere tutti insieme e non subire le decisioni prese da altri. Ma con Accorinti sindaco i diritti sono salvi e le coscienze, anche. Questo modi di amministrare la città ha poco a che fare con la libertà. Se esistessero solo le opinioni non inficerebbe la questione della libertà, perché ognuno potrebbe dire qualsiasi cosa del Vescovo La Piana, del sindaco facente funzioni Signorino, delle banche, dei giudici, esprimendo la sua libera opinione. Ma non crediamo che sia così. Crediamo che chi fa critiche a una come Nina Lo Presti è perché non si parla dei fatti che piacciono a lui, a loro. E tutto il resto non li considera fatti. Ognuno vede con i suoi occhi alcune categorie di fatti, altri tendono inevitabilmente a vederli meno: piano abitativo, tares, debiti Tirrenoambiente, Atm, ecc… Ecco Nina Lo Presti è una donna di grandi capacità: ha una certa tenuta e il coraggio delle sue idee. Sa di essere e non le piace apparire. Le sue idee sono giuste ma fanno incazzare il codazzo di Accorinti. E così sindaco dal basso, fatti l’esame di coscienza.