di Roberto Gugliotta
Oltre a esaltarmi su certi risultati della Giunta rivoluzionaria dal basso (?), in questi giorni avventurati mi sono anche divertito nel constatare la felice ignoranza dei cervelloni messinesi intorno a se medesimi. Nessuno ha sollevato scandalo per le brutte figure nel cosiddetto Sacco edilizio, alla cui causa prolungata abbiamo dato campionissimi dell’ambiente. Nessuno ha storto la bocca per le magre rimediate nel mettere i paletti al degrado sulle colline e al cemento: si fa il tifo per i mercanti anziché per l’ambiente, segno che i conti non tornano e nemmeno i santi paladini. Ho anche letto cose da pazzi sul presunto buonsenso del sindaco Accorinti e del vice facente funzioni Signorino: stando alle quali dovremmo considerare del tutto rovesciato il destino della comunità che da città rivoluzionaria è divenuta città razzista verso gli ultimi. Il torto irreparabile e masochista è che nutriamo nei confronti di noi medesimi una certa superficialità nell’affrontare i casi spinosi: Atm, raccolta rifiuti, servizi sociali, mense scolastiche per non dimenticare il dissesto economico. E che la Giunta Accorinti sia finita in un angolo lo dimostra che molti accorintiani della prima ora oggi si stupiscono persino della propria fetente incredulità. Ma come?!: allora ci han raccontato balle sulla nostra voglia matta di rivoluzionare la politica in questa città… C’è una incapacità a correre e soffrire, indice della nostra insanabile pigrizia o desiderio masochista di compiacere il Padrone. Senza saperlo i delusi rivoluzionari dal basso ribadivano i giudizi malevoli di quanti ritenevano di consolare se stessi pensando alle conclamate nostre miserie: tali e tante che ci vorrebbe sul serio una rivoluzione!