Nel giardino degli Stati Uniti, in un angolino della vecchia e cara Europa, si piantano missili. Cosa c’è di strano? Gli Usa hanno centinaia di postazioni missilistiche nel Vecchio Continente, mobili e fisse, con supporto di basi aeree, terrestri e navali. Una in più o meno che differenza fa? Solo che "questa" batteria non è a stelle e strisce, bensì russa, firmata Putin. A Kaliningrad (tra Polonia e Lituania) una piccola striscia di terra si insinua nella grande proprietà americana (concessa in usufrutto ai nativi) e, malgrado gli sforzi bellici e diplomatici del passato, resta saldamente territorio russo. Putin, legittimamente, ci piazza pertanto le batterie di Iskander, ultimo ritrovato della tecnologia di Mosca. Apriti cielo! Strepitano tutti (gli occidentali) al "pericolo per la pace nel mondo". Fibrillano il Pentagono, la Nato, la Unione Europea, mezzo Onu e, presumo, finanche il Vaticano. Rischia di ricrearsi il clima della guerra fredda fatta di mosse, contromosse e minacce piú o meno velate. Peraltro tutte verbali e mai, per fortuna, reali. Un libro e un film degli anni ’50 trattavano l’argomento con brillante ironia. "Missili in giardino", mai in casa propria… magari più in là, un pochino più lontano. Pur tra menzogne, tresche e ironici "giochi delle parti" il finale vedeva i locali cittadini con il giardino di casa senza missili ma con un "cattivone" (americano) spedito in orbita. Obama, interpretando male il libro, tuona contro gli Iskander. Presidente, il giardino di Kaliningrad non è quello di casa sua…e, soprattutto, Putin non gradisce dirimpettai che considerino "l’erba del vicino sempre piú verde".
Traduco, per mia stessa chiarezza. Gli Usa pensino innanzitutto al loro enorme arsenale, vera minaccia costante per tutto il globo che vede stati sovrani invasi e occupati da truppe americane sempre dietro il pretesto delle altrui "armi di distruzione di massa". Liberino i giardini d’Europa, in primis quelli della mia Sicilia, dalle varie Sigonella e Muos. Dopo, solo molto dopo, potranno pretendere che gli Iskander vengano rimossi. Di fronte hanno Putin, Presidente con la maiuscola di una nazione che sta ritrovando la dignità e la consapevolezza della propria forza. A cui, secondo me, pure l’Italia e altre nazioni mediterranee dovrebbero guardare per affrancarsi dal padronato stelle e strisce.
Vincenzo Mannello